Il risveglio della passione
Data: 13/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Thelostgenius, Fonte: Annunci69
... storditi dalle intense emozioni che abbiamo appena vissuto e che nemmeno nei nostri sogni più remoti pensavamo di vivere.
Facciamo una doccia per levarci l’odore del sesso e liberarci dalla sabbia che si è infilata dappertutto e ci accorgiamo che abbiamo diverse punture di zanzara sparsi qua e là sulla pelle.
Stendò un asciugamano sul letto e la faccio sdraiare a pancia in giù ancora bagnata. Le friziono i capelli e delicatamente l’asciugo, poi prendo un tubetto di pomata e la spalmo sulle punture di insetti.
Giovanna è completamente rilassata e si gode le mie attenzioni che piano piano si stanno trasformando in un massaggio sul corpo.
Sono estasiato nel vederla così: nuda, soddisfatta e tranquilla. Lei è bellissima con le gambe leggermente divaricate che lasciano vedere il suo sesso semiaperto. Godo della visione e nell’accarezzarla specie quando mi avvicino alle sue zone intime. Non posso fare a meno di indugiare nel solco posteriore che tante soddisfazioni mi ha dato poco prima.
Ma la serata è stata intensa, così rimuovo l’asciugamano, Giovanna si gira su un fianco io mi sdraio attaccato a Lei. L’abbraccio tenendo la mano sul suo seno. Lei porta indietro il braccio e delicatamente mi prende il pene. Ci addormentiamo così.
Sento qualcosa di bagnato, non capisco se sono sveglio o sto sognando. Piano piano riacquisisco la piena coscienza, e percepisco il pene dentro la sua vagina. Lei si muove impercettibilmente, sta dormendo o è sveglia? Resto immobile ...
... anche se vorrei muovermi, la lascio fare. Ogni tanto sento un gemito appena accennato. Ho ancora la mano sul suo seno, i capezzoli sono molto turgidi. Adesso si muove più decisamente, continuo a fingere di dormire.
Va avanti ancora un po’, poi la sento di nuovo tremare e contrarsi ed il mio pene percepire ancora le carezze delle sue contrazioni. Lascio passare la piena del suo orgasmo e comincio a muovermi anche io. Mi sussurra: “Scusa ti ho svegliato, non volevo. Ma il tuo pene ha avuto un’erezione, io ero ancora eccitata dal massaggio di prima e da come eravamo abbracciati ha trovato la strada giusta da solo”.
Mi muovo come mi piace, le stringo i seni e gioco con i capezzoli, le geme e mi asseconda nei movimenti. Vario un po’ il ritmo e la profondità, percepisco le sue reazioni, finché non sento arrivare l’orgasmo, intensifico le spinte e spingo in profondità.
Restiamo così, il pene perde l’erezione ma resta dentro la vagina. Sento colare i nostri umori e bagnare il letto, ma non ci muoviamo, non vogliamo interrompere questo momento. Quasi già nel sonno gli dico: “buona notte Amore”, Lei mi risponde: “buon giorno”. È già domenica mattina ed abbiamo una lunga giornata davanti a noi.
Quello che succederà domenica, forse, lo racconterò un’altra volta.
Tutta la serata è stata come una macchina del tempo che ci ha riportato indietro di 10 anni, ma con la complicità e la consapevolezza dei propri corpi che solo una coppia affiatata può avere.
E pensare che tutto è ...