1. Verde e azzurro - iv


    Data: 02/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Doctor_S, Fonte: Annunci69

    Due ben note figure ci davano le spalle in cucina.
    
    fece Fabian. Assieme ad Anna stava preparando la cena che, a giudicare dal profumo, avrebbe incluso del pesce.
    
    Chiese trepidante Roberta, correndo ad affacciarsi tra i fornelli.
    
    rispose Anna
    
    aggiunse bisbigliando.
    
    chiesi.
    
    .
    
    risposi e presi le scale. Roberta mi seguì con gli occhi ed io finsi di non farci caso. Ovattato sentii un “Allora?” proferito da Anna. Che pettegola.
    
    Mi diressi in camera mia ripercorrendo tra me e me gli eventi del pomeriggio. Al piano superiore si sentiva lo scorrere dell’acqua nella doccia della mia stanza. Speravo che non ci mettessero molto perché avevo una discreta fame, pensai mentre poggiavo la borsa ai piedi del mio letto. Sembrava tutto così surreale, ma al contempo il ricordo era così vivido da alimentare ancora l’eccitazione. Non riuscivo a togliermi il sorriso dalla faccia, mentre la mia mente elaborava il da farsi. Avrei voluto che non fosse una circostanza passeggera, il classico flirt vacanziero, perché in quel magnetismo ci avevo visto completezza e complicità. Un incastro perfetto che mi aveva sorpreso nel suo naturale evolversi, sebbene così veloce. Erano passati anni dall’ultima volta che avevo provato qualcosa del genere, ma mai così intensamente.
    
    Misi gli infradito, infilai un pantaloncino e la prima maglietta pulita dal cassetto e uscii dalla mia camera. La porta della stanza di Luca e Sara mi si aprì giusto davanti e ne uscì Grazia in accappatoio ...
    ... che, vedendomi, sbarrò gli occhi e tentennò. Ci mise un attimo a riprendersi, poi disse
    
    .
    
    .
    
    e a passo svelto si diresse in bagno, chiudendosi poi la porta alle spalle.
    
    Non capii il motivo di tanto imbarazzo nei miei confronti, vista la lunga serie comune di bagni nudi di notte, ma non ci feci molto caso. Scesi in cucina.
    
    Quell’omone di Fabian stava stendendo la carta da forno in una teglia e senza alzare lo sguardo mi fece:
    
    A volte restavo ancora stupito da come un tizio così, dal fisico sportivo e minaccioso, potesse avere un’indole così mansueta.
    
    feci io, mentre prendevo il tagliere. Lo posai sul piano della penisola e presi un coltello dal ceppo.
    
    mi chiese.
    
    In realtà ero più stanco di prima ma non avevo alcuna idea di come rispondere senza tradire i miei pensieri, così mi limitai ad un semplice
    
    e, senza alzare lo sguardo, avvicinai la ciotola con le patate sbucciate. Ne presi una ed iniziai ad affettarla.
    
    chiesi.
    
    disse Fabian
    
    continuò.
    
    disse Roberta aprendo la porta di camera sua.
    
    Smisi di tagliare le patate e volsi lo sguardo a lei. Aveva messo un paio di shorts di jeans ed una maglietta bianca larga con una stampa rossa della Marvel. E palesemente non portava il reggiseno.
    
    Non so ancora dove trovai la forza di reprimere l’istinto di stringerla di nuovo tra la mani e scoparla lì, sul tavolo della cucina.
    
    mi limitai a dirle.
    
    propose lei.
    
    le chiese sua cugina, mentre sbucava alle sue spalle.
    
    le risposi guardando ...
«1234»