1. La professoressa Francesca con il moroso Federico nella crociera proibita


    Data: 11/03/2020, Categorie: Etero Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... Posso fare anch’io compagnia alla Francesca?” Naturalmente non attese risposta ed anche lui si distese sul lettino prendisole accanto al mio sul lato opposto di quello dello zio. Ero in mezzo ai due uomini! Ed anche lui impiegò un attimo nello sfilarsi il piccolissimo slip e nel mostrarmi il suo uccello che già dava segni di evidente insofferenza. Anche lui ce l’aveva molto grande e la dimensione del suo glande era preoccupante. Io sospirai di nuovo ed emisi un piccolo gemito. “Ma uffa! Cosa fate? – brontolai – Non sono abituata a queste situazioni, io… Non mi va quello che state facendo… Sono in difficoltà… Sono imbarazzata… Comportatevi bene… Per favore! Il mio moroso è giù, ubriaco fradicio! Ed io sono rimasta sola… Uffa!”
    
    I due uomini non risposero e continuarono a coprirsi di olio solare. Mi ritrovai così distesa con il solo slippino addosso e due uomini completamente nudi accanto a me. E tutti e due molto presto mi mostrarono quanto apprezzassero le mie tette! I loro uccelli si rizzarono e i due maschiacci non fecero nulla per nasconderlo. Anzi! Filippo senza alcun ritegno cominciò ad accarezzarselo. Poi se lo impugnò e cominciò a farsi una sega. Davanti a me! “Ti dà fastidio? – mi chiese subito ansimando un po’ – Ti piace guardare?” “Ma uffa! – risposi allora stizzita – Cosa vuoi fare? Che domande mi fai! Se anche mi piacesse guardare, non sono sola, qui… E vicino c’è anche il mio moroso!”
    
    “Va bene, va bene, tesoro… Io ho pazienza e aspetterò il momento giusto. ...
    ... Come lo aspetta mio zio… Vero zio?” “Certo! – rispose il vecchio – Con le donne bisogna aver pazienza. Soprattutto se queste sono giovani e belle!”
    
    A quelle parole mi sentii la preda predestinata. Come avevo già sospettato tutti e due mi avrebbero voluto. Non si sarebbero proprio preoccupati del mio moroso. Federico aveva avuto solo il compito di portarmi lì a bordo. Mi sentivo braccata ed immaginavo benissimo cosa i due volessero da me!
    
    “Prendi la pillola, bambina? – mi chiese sfrontato l’ingegner Alfredo – O al tuo moroso metti il cappuccetto? Tu certamente sei fertilissima e sarebbe facilissimo fecondarti…” “O lo fai venire come e dove vuoi tu? – insistette il nipotino che aveva ripreso a masturbarsi davanti a me senza ritegno – Non hai paura di farti ingravidare da quel cornuto?”
    
    Di fronte a quelle parole mi sentii umiliata ed ammutolii. Pensai alla scatoletta di preservativi che il mio Federico teneva sempre con sé quando ero in pausa pillola. Come lo ero in quei giorni!
    
    “Sei un porco e ti piace mettermi in difficoltà! – sibilai poi girandomi verso Filippo – Sei un esibizionista e ti piace che io ti guardi, vero?” “Sì, tantissimo! Dai, guardami… Guardami mentre mi sego!”
    
    Quel mascalzone iniziò ad aumentare il ritmo della sega. E mi stava indubbiamente intrigando. Lui era indubbiamente un bel ragazzo e molto ben fornito! In silenzio abbassai lo sguardo e guardai lì. Era lungo e duro e la cappella già viola. Stava già per venire. Lo eccitava evidentemente a ...
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