Nulla è ciò che sembra
Data: 11/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... con il suo vigore a spalancarmi gradualmente le cosce e adagio intraprese a penetrarmi.
Sentii pian piano che il glande del suo cazzo sfiorava le labbra della mia rovente fica, lui lo faceva apposta, non voleva insinuarsi del tutto, perché subito dopo digradò sul mio addome scivolando intorno all’ombelico. In seguito parcheggiò nei paraggi della mia fica in smaniosa attesa d’essere appagata dal desiderio. Proseguì intorno al mio clitoride martoriandolo, precisamente su quel bottoncino che per un attimo avevo rimuginato che non lo potesse eccitare né gli bastasse più, tuttavia l’eccitazione al presente era da parte d’entrambi talmente formidabile, nerboruta e poderosa, da non poter pensare altro che a lui e a quanto lo potessi svisceratamente amare.
Lui s’accorse che quello era il momento giusto, così inizio a intrufolarsi dentro imprimendomi degli affondi ritmati. Percepii che non mi era rimasto ancora molto tempo, ma lui continuava con una cadenza che troncava il fiato. Quello che mi colse, devo realmente ammettere, confessare e sostenere, fu indiscutibilmente l’orgasmo più delizioso, lungo ...
... e vistoso che potessi immaginare, perché mentre emettevo gli ultimi poderosi gemiti di piacere, lo vidi sdraiarsi armoniosamente su di me, nel tempo in cui sentii il mio addome divenire palpitante, accogliendo e in ultimo riempiendosi per mezzo della sua deliziosa e lussuriosa sborrata finale.
Ambedue ci addormentammo nudi in un caldo e tenero abbraccio fino al mattino seguente. Non parlammo giammai più di quello che io avevo scoperto su di lui e nemmeno di quell’intensa, memorabile e stupenda notte d’amore passata insieme.
Nel silenzio dei suoi gesti di quella notte c’era una totale decifrazione, una radicale illustrazione che equivaleva molto più di mille domande che avrei potuto confezionargli e di numerosissime repliche che avrebbe potuto porgermi.
Capii in quell’istante con franchezza e con sincerità, capacitandomi e in ultimo persuadendomi nel profondo, che il nostro amore e la nostra intesa amorosa andavano più in là di quelle due righe anonime, impersonali e piatte firmate, che oramai non avevano più importanza né senso né valore sia per me quanto per lui.
{Idraulico anno 1999}