1. Nulla è ciò che sembra


    Data: 11/03/2020, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutto intimamente appagato, per il fatto che quest’aspetto era quello che ipotizzavo temendo il peggio.
    
    Il giorno terminò, arrivò la sera e dopo una scarna cena stabilii di fare un bagno prima di coricarmi, pensando forse inconsapevolmente che potesse servire a purificare via la confusione e ad allontanare il netto disagio che provavo, malgrado ciò fu tutto inutile, sennonché andai a letto. A ben vedere, però, di fronte a me c’era soltanto quell’impersonale e distaccato ritratto del suo cazzo eretto in straripante eccitazione, assieme a quegli esigui versi di rivendicazioni indecenti e scostumate indirizzate a quei visitatori di sesso maschile che s’aggiravano. Nei giorni successivi diventò una fisima, giacché esaminavo quell’immagine e interpretavo quelle definizioni che ormai erano diventate un sigillo nel mio intelletto e nella vita di tutti i giorni, perché perlustravo esplorando su degli altri portali simili, se potessero esserci altri annunci e altre richieste da parte di lui dello stesso tipo.
    
    In conclusione non ottenni niente del genere, ma scoprii che aveva una casella di posta elettronica clandestina zeppa di foto di uomini e dei loro organi, che lo invitavano dopo una dettagliata descrizione a incontri segreti e a momenti fuori dalla normalità. Fu allora che persi ogni prestanza e fermezza sentendomi davvero morire, tenuto conto che ponderavo rimuginando ai suoi verosimili incontri e consideravo che cos’avrebbe trovato nel buio d’una macchina in un vicolo, o ...
    ... peggio in qualche fumoso e grigio locale di qualche anonimo e malfamato posto. Trascorse ancora qualche giorno, ma io avvertivo che non ero più in grado di mantenere nascosto ciò che avevo casualmente scoperto. In quell’occasione gli telefonai e fra i singhiozzi d’un pianto isterico gli urlai tutto ciò che sapevo. Il silenzio che ne seguì durò meno d’un secondo, ma sentii che forse avevo sbagliato tutto, che dovevo tenermi dentro quell’atroce e repellente intimo arcano.
    
    Lui cercò con supposizioni scompigliate che si trattava soltanto d’uno scherzo, che era tutta una menzogna ben architettata e tramata. In quella circostanza non percepii nessuna delle sue parole, perché riuscivo unicamente a detestarlo urlandogli contro interamente il mio risentito disprezzo e la mia collerica malevolenza, un attimo dopo lui riagganciò il telefono, dato che in quel momento riflettevo che veramente tutto era finito in quell’istante, con il segnale del telefono diventato improvvisamente silenzioso. Alla svelta predisposi ammucchiando i miei oggetti personali sul letto, perché volevo avviarmi, ma non sapevo esattamente dove, ciononostante desideravo squagliarmela allontanandomi da ciò che mi cagionava tanto male e un pungente dispiacere. Durante il tempo in cui sgombravo il guardaroba, prima che potessi subodorare accortamente il resto, sentii il baccano dell’uscio che si chiudeva alle spalle di lui che frattanto era rincasato.
    
    Alla sua vista, per un attimo, avevo avuto la reale impressione ...