LA CONSUOCERA
Data: 10/03/2020,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: coppia_cerebrale, Fonte: RaccontiMilu
... da morire’ Carlo è sempre sorpreso ed eccitato da quanto Luciana esterni i suoi desideri ed il suo piacere senza nessuna remora, in modo anche volgare. L’uomo continua a leccare in modo particolare il clitoride, stimolandolo con la lingua, e a muovere con rapidità e delicatezza il dito dentro la donna. La donna raggiunge l’orgasmo gratificandolo con i suoi commenti. L. ‘GODOOOO, Dio mio come mi fai godere, lecchi in modo divino” e come mi eccita quando mi lavori il culo così ‘.. Una vera goduria. Ti amo, vieni qui, baciami.’ I due amanti si baciano con una passione fortissima mentre lei trema in preda all’orgasmo. L. ‘Amore mi hai fatto godere tantissimo’ continua Luciana che ha ripreso a respirare normalmente C. ‘Se vuoi aspetto che tu finisca di lavorare e riprendiamo il discorso interrotto.’ L. ‘Lo vorrei tanto, amore mio, ma ho fissato con il personal trainer, alle nove dopo il lavoro vado in palestra, questa settimana è la prima volta. Facciamo per venerdì, io finisco alle cinque e possiamo stare insieme con calma. Così ti faccio vedere se la guepière è più eccitante rossa o nera’ e dopo questa frase riprende a baciare l’uomo. In pochi minuti sono rivestiti e Carlo la riaccompagna al centro commerciale, lei è sempre allegra e felice e trasmette queste sensazioni anche a Carlo. Si salutano e Carlo riparte in direzione di casa, a Torino. Mentre percorre la statale nota una palestra con uno striscione che recita: ‘Nuovo orario esteso dalle 10 ...
... alle 21. Come il centro commerciale, viene ad allenarti da noi’. Ma se l’orario è quello Luciana non può andare in palestra. Sarà un’altra palestra pensa l’uomo. Rientrato a Torino, saluta la donna con un messaggio e lei risponde: ‘Peccato che non possiamo proseguire quello che abbiamo iniziato. Ti amo’. Ma un pensiero continua a tormentare l’uomo: ‘La palestra più vicina al centro è quella, ed alle nove chiude. Come fa ad andare in palestra Luciana?’. Alle otto, agitatissimo, Carlo chiama la donna: C. ‘Amore, ciao volevo ringraziarti per la pausa pranzo. Ti amo e ti desidero. Sei pronta per la palestra? Non stancarti troppo, mi raccomando’ L. ‘Ciao amore, scusa ma ho gente in negozio. Non mi stanco è qui vicina e per le dieci, dieci e trenta ho finito. Una bella doccia e per le undici, undici e trenta sono a nanna. Ti scrivo quando entro nel letto. Un bacio.’ C. ‘Ciao e scusa’. Carlo è sempre più agitato, alla fine decide, scende in garage e sale in macchina, direzione il Monferrato. Vuole controllare quella cazzo di palestra. Alle nove e venti è davanti alla palestra, il parcheggio, che è ampio, contiene solo quattro vetture, una è la Panda di Luciana, Carlo parcheggia la sua vettura in un angolo, nel mentre due ragazzi appaiono da dietro il locale e si dirigono verso le loro auto. Carlo si abbassa sul sedile in modo da non essere visto e, con il finestrino aperto, percepisce i loro discorsi: ‘Hai chiuso la porta?’ ‘Quella davanti ...