1. La Storia di Monica – Cap. 3.8 – Il ritorno della coppia cuckold 2a parte


    Data: 03/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’altra mano per aprirla ancora di più. “Scommetto che non vedi l’ora che ti scopi.” le dissi dandole due sonori ceffoni sulle chiappe. “Sì ma solo se mi sbatti come fa il mio capo, sai com’&egrave ormai mi sono abituata bene.” mi rispose con un sorriso. Non persi un solo istante e le infilai tutto il fallo dentro la passera senza quasi trovare alcuna resistenza, ma non le diedi il tempo di godere di quella penetrazione che mi tirai indietro lasciandola coll’amaro in bocca. “La tua fica la lascio a chi s’accontenta, ora te lo metto nel culo come merita una troia del tuo calibro.” Poggiai la punta dello strap-on sul suo buchetto che poi allargai usando i pollici, mentre lei ben sapendo cosa l’aspettava cercava di rilassarsi il più possibile. Nonostante ciò Marisa urlò quando la sodomizzai usando tutta la forza che avevo addosso, ma non cercò neanche un attimo di tirarsi indietro. “Di solo una parola e ti lego al posto del cornuto e mi scopo lui tutta la notte.” le dissi ben sapendo che era una minaccia senza senso. “E se dico che non ti devi fermare ?” mi rispose con uno sguardo carico di perversione. La scopai pensando a quanto godevo io quand’ero al suo posto, perch&egrave era innegabile che ormai provavo un piacere smisurato mentre qualcuno mi sodomizzava. Pensavo a tutti gli uomini che mi avevano posseduta analmente, ma soprattutto a Stefano che era stato il primo a far uscire la troia che era in me, quasi violentandomi nell’atrio del mio vecchio appartamento. Subito ...
    ... l’avevo odiato per quello che m’aveva fatto, ma quando lo rincontrai compresi che on fondo aveva fatto ciò che dentro di me volevo da tempo, essere una donna pronta a tutto pur di godere. “Domani vado da lui e me lo scopo tutto il giorno.” dissi fra me e me mentre tiravo Marisa per i capelli per sbatterla con ancora più forza. Per un attimo mi vidi al suo posto, con Stefano dietro di me che m’inculava come stavo facendo io con Marisa, e la fica mi si riempì d’umori. Poi la mente corse a quello che era successo poco prima con Patrizio, e nacque in me il desiderio irresistibile d’umiliarlo un’altra volta. “Andiamo dal cornuto, voglio fargli esplodere il cazzo, sempre che ce l’abbia ancora.” dissi a Marisa per poi prendere un fallo da un cassetto. Come arrivai da Patrizio gli tolsi subito la benda dagli occhi, ed iniziai ad insultarlo dandogli anche degli schiaffetti in faccia. “Allora mio bel cornuto, hai sentito cosa fa in ufficio tua moglie ? Ogni giorno svuota i coglioni ad un vero uomo visto che tu non vali un cazzo ! Adesso in mancanza di un bel maschio ma la scopo io, e tu potrai guardare, così magari dopo se &egrave brava ti concede di farti una sega.” Feci piegare Marisa davanti a suo marito e ripresi a sodomizzarla, questa volta se era possibile con ancora maggior foga. La mia mente tornò subito a Stefano, ed era come se sentissi le sue mani sui fianchi mentre m’inculava dandomi della poca di buono. Finii coll’eccitarmi tanto d’avere quasi un orgasmo, fra i gemiti di Marisa ...