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La Storia di Monica – Cap. 3.8 – Il ritorno della coppia cuckold 2a parte
Data: 03/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
Prima di tornare da Marisa indossai un reggiseno e uno slip di pelle nera, per darmi un tocco da dominante in più. “Hai sistemato lo sfigato ?” le chiesi appoggiandomi languidamente allo stipite della porta. “Si manca solo la benda.” mi rispose mentre finiva di legare un polso del marito al bracciolo della sedia “Ha un bel plug nel culo e credo che il cazzetto gli stia esplodendo dentro quel guscio.” Presi la sciarpa che avevo indossato a casa, e con quella bendai Patrizio lasciandogli il solo senso dell’udito. “Andiamo di la.” dissi a Marisa dopo averle dato un piccolo bacio in bocca “Ho in mente tanti giochini divertenti da fare con te.” Le feci fare quei pochi passi che dividevano il salotto dalla camera tenendola per mano, poi una volta arrivate davanti al letto, le tolsi la camicetta e la bendai come avevo fatto poco prima col marito. “Tieni le mani lungo i fianchi .” le dissi prima di baciarla in bocca e sul collo “Ricordati che devi solo ubbidire senza prendere alcun’iniziativa.” Fra un bacio e una carezza le raccontai quello che avevo fatto a suo marito, e di come lui avesse goduto nel sottomettersi a me. Quando la mia mano scivolò dentro i suoi slip, Marisa era già tanto eccitata che quasi cadde non riuscendo più a stare bene in piedi. “Ma sei proprio una zoccola !” le dissi scivolandole dietro “Sei già un lago ai preliminari.” Le scoprì il seno per poi pizzicarle senza troppa forza i capezzoli, senza mai smetterle di descrivere ogni singolo azione di dominazione ...
... a cui avevo sottoposto Patrizio, quasi volessi metterla in competizione col cornuto. “Sai tuo marito è proprio una troia da culo.” le dissi sfilandole la minigonna “Ma scommetto che tu non sei da meno.” Presi un paddle e con quello le colpii diverse volte le natiche, prima di farla mettere carponi sul pouf per poterla sculacciare con maggior comodità. “Non hai niente da dirmi ?” le chiesi facendo passare lentamente le dita sul suo pube. “Il mio nuovo capo mi scopa tutti i giorni.” mi rispose quasi fosse una liberazione, facendo in modo che anche il marito l’ascoltasse “Quando vuole ci chiudiamo nel suo ufficio e gli svuoto i coglioni facendogli pompini o dandogli fica e culo.” “Almeno ha un bel cazzo ?” domandai mentre mi fissavo un grosso strap-on alla vita. “Sì ma soprattutto è un porco senza limiti. Pensa che quando mi chiama prima d’andare da lui mi tolgo le mutandine perchè altrimenti c’è il rischio che me le strappa. Poi mi viene sempre dentro e vuole che torni a casa senza essermi pulita, così il cornuto sa che mi ha scopata.” “Allora fammi vedere come sei diventata brava a usare la bocca.” le dissi mettendomi davanti a lei. Marisa non perse un attimo ed iniziò a leccare e succhiare il fallo che avevo fra le gambe, anche quando ripresi il paddle per continuare a batterle le chiappe. Si fermò solo quando mi m’accucciai dietro di lei e, dopo averle tolto le mutandine, le infilai due dita nella fica e altrettante nel culo, usando ben presto anche ...