1. Elettra


    Data: 03/03/2020, Categorie: Interviste Erotiche, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Midnight, Fonte: RaccontiMilu

    ... fosse giusto provare piacere mentre si faceva. Maurizio ( lui si chiama così) fu bravo a convincermi di essere d’accordo con me e aspettare fino al matrimonio. Mi fidavo di lui, i suoi genitori erano gentili e ospitali e capitava spesso che passassimo il pomeriggio nella sua stanza senza mai andare oltre il semplice petting- – Quindi? – Il mio ospite sembra spazientirsi e accavalla le lunghe gambe appoggiando la mano destra sopra la caviglia … La mia mente scioglie il freno e immagino quella mano tenermi fermi i polsi sopra la testa mentre i suoi occhi mi guardano con desiderio. – Un giorno mi forzò un po’ e riuscì a mettermelo in bocca, non volevo, non sapevo nemmeno che si potesse fare gli dissi dei miei dubbi al riguardo ma, per tutta risposta, prese una videocassetta da un armadietto e la mise nel videoregistratore che aveva in camera sua. In tv scorsero le immagini del primo film porno che io avessi mai visto in vita mia. Mandò avanti veloce finché non arrivò alla scena di un pompino. L’attrice succhiava un cazzo enorme che a malapena entrava nella sua bocca e, alla fine, la sua faccia veniva schizzata di sperma biancastro e cremoso. Io ero sconvolta mentre Maurizio mi diceva che se volevo rimanere vergine fino al matrimonio quello era il ciò che dovevo fare per fare in modo che lui non andasse a cercare soddisfazione altrove. Mi spiegò che per un maschio è fisiologico “svuotarsi” e mi confessò che fino ad allora aveva fatto da solo perché mi amava e rispettava i ...
    ... miei desideri, ma che adesso non ce la faceva più e che era mio dovere dargli soddisfazione e imparare a succhiarglielo per bene. – -E lei?- Kevin sembra finalmente interessato alla mia storia, si sporge in avanti appoggiando i gomiti alle ginocchia e appoggiando il mento fra le mani tatuate con piccole scritte . – Mi misi a piangere e Maurizio mi riaccompagnò a casa, non disse una parola durante il viaggio e nemmeno mi salutò quando scesi. Non si fece sentire per un’intera settimana tantoché i miei genitori cominciarono a chiedere che fine avesse fatto e se avevo fatto qualcosa per farlo arrabbiare. Mia madre in particolare tendeva a colpevolizzarmi … Ovviamente non potevo raccontarle cosa era successo, mi vergognavo, lei interpretava il mio silenzio come un’ammissione di colpa e diceva che dovevo chiamarlo e chiedere scusa – – E lo chiamò? – – Si, le parole che mi aveva detto quel giorno in qualche modo scavavano dentro di me, e, mi ero convinta che fosse davvero mio dovere aiutarlo a” svuotarsi”. Mi scusai e lui mi chiese se ero pronta ad accettare la sua richiesta. Dissi di si ovviamente, e la nostra storia ricominciò con grande soddisfazione dei miei genitori. Imparai a fare pompini, a farmi schizzare lo sperma in faccia, a ingoiarlo e a farmelo spalmare lungo il corpo. Quando eseguiva quest’ultima operazione pretendeva che io stessi immobile finché non aveva finito, sosteneva che una brava ragazza deve saper stare immobile per il suo uomo. Se mi muovevo, anche in modo ...