1. 20 anni di meno (parte 4)


    Data: 27/02/2020, Categorie: Etero Autore: KRL75, Fonte: Annunci69

    -Era qualche settimana che non ci vedevamo. Giulia aveva fatto saltare un paio di nostri incontri all’ultimo momento ed ero molto contrariato. Mi rendevo conto che la storia stava diventando pericolosa, e non volevo certo rischiare di infognarmi in una situazione senza futuro come quella. Forse era arrivato veramente il momento di chiudere, prima che qualcuno si facesse male sul serio. Eravamo stati bene, ci eravamo divertiti, ci eravamo molto avvicinati, ma non potevo rimanere in attesa che lei fosse comoda per vederci.
    
    Per un paio di giorni non risposi ai suoi messaggi. Avevo bisogno di metabolizzare il discorso prima di comunicarglielo. Riempito da questi pensieri mi ero buttato in doccia. Era una bellissima giornata, avevo lavorato di mattina e ora, dopo essermi riposato un po’, avevo deciso che sarei uscito a fare un po’ di spesa. Uscii dalla doccia e infilai l’accappatoio, poi accesi la macchinetta del caffè e aprii un pacchetto di sigarette.
    
    All’improvviso suonò il citofono. Risposi, era Giulia. Le aprii il portone e la feci salire. Entrò a casa, posò la sua borsa sul divano e mi raggiunse in cucina.
    
    “Vuoi il caffè?” le chiesi con naturalezza.
    
    “SI….perché non rispondi ai miei messaggi?” mi chiese perentoria.
    
    “Perché forse è meglio così” risposi.
    
    “E chi lo dice?”
    
    “Lo dico io”
    
    “Beh gradirei essere informata di una decisione che mi riguarda!”
    
    “Tu hai la tua vita, il tuo ragazzo, i tuoi amici…. Ed è giusto così. Io però non voglio ritrovarmi ad ...
    ... aspettare per giorni interi i tuoi messaggi o i tuoi momenti liberi in cui possiamo vederci. Sono stato benissimo con te, mi piaci, sei eccitante, divertente, mi piace come facciamo sesso insieme. Però forse è arrivato il momento di staccarci un po’……”
    
    Giulia mi ascoltava in silenzio con la faccia seria, bevendo il suo caffè.
    
    Poi posò la tazzina sul tavolo e andò verso il divano. Si accomodò sulla poltrona davanti a me e continuò a guardarmi.
    
    “Io non voglio smettere di vederti” disse semplicemente.
    
    Rimanemmo in silenzio alcuni interminabili secondi.
    
    Poi la vidi togliersi le scarpe. Le buttò in un angolo della stanza, si alzò la gonna e si sfilò le mutandine, facendole scendere sui suoi polpacci e sulle sue caviglie, poi con un gesto veloce del piede tirò lontano anche quelle. Rimase a guardarmi con le gambe spalancate e i piedi appoggiati sulle punte che scolpivano i suoi polpacci. La sua splendida fica era li a pochi metri da me, era una visione irresistibile.
    
    Si tolse del tutto la gonna, poi passò alla canottiera. Pochi secondi e rimase completamente nuda sul divano.
    
    “Sai che questo non risolverà le cose vero?”, le chiesi.
    
    Lei non rispose. Senza mai smettere di guardarmi si infilò due dita in bocca, leccandole. Poi si appoggiò all’indietro, allargò bene le gambe e cominciò a toccarsi delicatamente.
    
    “Lo vedi cosa mi fa? Sono già tutta bagnata…. Lo faccio spesso quando sono a casa e ti penso.”
    
    “E a cosa pensi?”
    
    “Penso alle tue mani, alle tue ...
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