Francesca: racconti n. 39 e 40
Data: 17/02/2020,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... Comunque ora è lì in fondo nella gola senza che ci siano conati e non mi è mai sentita la bocca così tanto piena. La figa ormai urla ma non ci fa più caso, ha voglia di fargli un pompino e di goderselo succhiandolo. Lui le libera le braccia dal laccetto di raso. E si sente a più suo agio anche se l’impedimento le è piaciuto. Lui le dice in continuazione che è brava a fare i pompini ed in cuor suo ne è contenta oltre che soddisfatta del gusto che prova, si chiede se è perché le piace ed anche se perché le piace farlo godere. Per sua fortuna sono Francesca è una ragazza a cui piace imparare e così ha scoperto che ci sono un sacco di modi per fare un pompino: lento, veloce, sfiorandolo appena con le labbra o facendogli quasi male coi denti, muovendo la bocca solo sul glande o salendo e scendendo per tutta la sua lunghezza, facendo scorrere la lingua, succhiando, facendo sempre la stessa cosa o variando ogni mezzo minuto. Quella sera, con l’eccitazione che lei si ritrova, c’è da giurare che se lo godrà in tutti i modi. Per porre fine a quel supplizio, piacevole per entrambi, che è stato lui a provocarlo, Francesca potrebbe anche fargliela pagare. Invece avvolge con la bocca il suo cazzo turgido, lentamente, fino in fondo, lo prende in mano e lo succhia dolcemente sperando che lui senta tutto il calore della bocca e la morbidezza della lingua che lo carezza dove è più sensibile. Pian piano lei ci mette più energia, le mani di Francesca toccano il cazzo, lo accarezzano, le piace ...
... da morire perché è duro ma morbido e può sentirne le forme con la bocca. Gli prende le palle con una mano, le massaggia dolcemente ed ha la sensazione di avere in mano la cosa più preziosa del mondo, sicuramente la più preziosa per lui! L’altra mano è impegnata sul cazzo. Francesca sente che sta godendo come un matto, non riesce a trattenere i gemiti, anche se poi, a cose fatte, solitamente se ne pente. Per lei, però, è un piacere enorme e ciò vuol dire che lo faccio godere davvero tanto avvertendo ciò che con il sesso si sposa bene: la ma veramente in quei momenti. La mia figa invece ormai sembra odiarla. Infatti avrebbe potuto benissimo scoparselo invece di perdere tempo a fare un pompino. È in quelle situazioni che a lei piacerebbe avere un altro uomo che la tocca tutta e poi le mette il cazzo nella figa, scopandola e guardandola mentre gli fa un pompino. Purtroppo quelle sono le cose che pensa quando Francesca è in calore e super eccitata. Poi lei si concentra per trovare il ritmo giusto, quello che lo porterà inesorabilmente a venire anche se, lei lo sa, sta cercando di resistere perché vuole godere il più possibile. Ma ormai è tardi per fare simili cose e Francesca non ha pietà poiché il suo corpo entra in risonanza con quello del suo uomo che riesce a godere in bocca e crede di sapere cos’è che vuole essendo anche ciò che vorrebbe anche lei. Lui viene e, come è successo altre volte, Francesca lascia che lui le sborri in bocca. “Accidenti quanta ne aveva!” e la sborra ...