1. Tanto tuonò, che piovve...


    Data: 16/02/2020, Categorie: Etero Autore: frenesia72, Fonte: Annunci69

    Faccio una vita frenetica, il mio nick name ne è la prova, corro dietro alla vita, e per non farmi mancare nulla, nel poco tempo libero che mi resta, mi tengo in forma macinando km, correndo per la verde campagna della pianura padana.
    
    Sono mesi che lungo il mio tragitto incontro lei, alta 1,60, viso dolce, occhi chiari, capelli biondi raccolti in una perfetta treccia bionda, fisico asciutto, un seno piccolo e sodo, e un bel sederino, giusto perché tutte le volte non riesco a non girarmi, senza scrutare quel suo meraviglioso posteriore.
    
    Ad ogni incrocio, è uno scambio di cortesie, timidi sorrisi, un saluto fugace, ed ognuno dritto per la propria strada, così ogni volta, fino a quando non tuonò, ma qui inizia un'altra storia….
    
    Sabato di Maggio, sono giorni che piove, dopo una settimana di duro ed intenso lavoro, mi concedo un’oretta di svago e mi avvio per la mia solita corsetta, giusto per mantenersi un minimo in forma.
    
    Il cielo anche oggi minaccia pioggia, in lontananza nuvoloni scuri, qualche tuono, mi avvio fiducioso, il vento è a mio favore.
    
    Un passo dopo l’altro, macino km, il cielo si fa sempre più scuro, il rombo dei tuoni sempre più vicino, qualche goccia di pioggia mi bagna, decido che è meglio far rotta verso casa, ed allungo il passo.
    
    Improvvisamente la pioggia inizia a cadere fitta, mi rassegno al fatto che tornerò fradicio a casa, quando all’incrocio incontro lei, incamminata di corsa lungo la mia stessa strada.Ci affianchiamo, le sorrido e le ...
    ... faccio cenno con la mano in segno di saluto, lei mi ricambia con un sonoro “bella giornata ehh”, mi si accende un sorriso da perfetto cretino. La pioggia scende sempre più fitta, si è scatenato il temporale, il vento ci spinge, corriamo affiancati, si fa fatica anche a parlare, vorrei ma non posso.
    
    Ad un certo punto, una saetta spacca il cielo in due, un enorme boato fa saltare e gridare di paura colei che corre a pochi passi da me. Si ferma terrorizzata, mi affianco sorridendo colpevolmente “non avrai paura dei tuoni?”, con un viso innocente annuisce quasi con vergogna. Siamo nel bel mezzo di una temporale, siamo due perfetti sconosciuti, inizia ad essere anche freddo, e ingenuamente le dico che in fondo alla strada c’è casa mia, e che sarebbe meglio cercare riparo.
    
    Mi guarda con aria timida, io guardo lei ancor più timidamente, mi faccio coraggio sorridendo “muoviamoci o anneghiamo”.
    
    Raggiungiamo casa, la faccio accomodare, siamo completamente fradici.
    
    Mi chiede con una voce sottile “non vorrei disturbare o crearti problemi”, capisco il suo imbarazzo e la rassicuro subito “tranquilla sono da solo, mia moglie è al mare con i bambini”. Fuori il temporale si è trasformato in un nubifragio.
    
    La vedo tremare, la faccio attendere un attimo e mi ripresento con un accappatoio in mano, invitandola ad andare in bagno e cambiarsi per non prendersi una polmonite.
    
    Mi guarda stupita, il suo imbarazzo è palpabile, non riesce a proferire parola, mi guarda, con fare gentile, ...
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