1. Inculata la nuova arrivata!


    Data: 16/02/2020, Categorie: Anale Prime Esperienze Tabù Autore: muchstyle, Fonte: xHamster

    ... arrossì, “no, per cose personali”.
    
    “Va beh” le dissi, “se hai bisogno sai dove trovarmi, vado a mettermi qualcosa addosso”.
    
    Non feci a tempo a percorrere metà corridoio che il pianto rincominciò…tornai indietro, mi sedetti di fianco a lei e accarezzandole le spalle: “puoi confidarti con me”.
    
    Con rabbia:”Il mio ragazzo mi lascia se non gli do il culo, non è che non voglia, ma non ci riesco! Ho paura che mi faccia male”.
    
    Da prima rimasi come uno stoccafisso, incredulo di ciò che avevano udito le mie orecchie, istintivamente la abbracciai forte e le sussurrai “vuol dire che non ti merita”.
    
    Restammo abbracciati a lungo e non so se fosse la vicinanza o altro, ma incominciai a sentirmi eccitato. Neanche il tempo di pensarlo che mi accorgo che la tega era spuntata fuori dagli slip, e non ero l’unico ad aver fatto tale scoperta…
    
    Contrariamente ad ogni aspettativa e paura di figuracce sentii la sua mano scivolare dalla punta giù verso la base del mio cazzo oramai duro come il marmo e giù fino alle palle afferrandomele con la sua minuta mano.
    
    Resto immobile non so come reagire.
    
    Poi un suo sguardo mi invita seguito dal rossore.
    
    Iniziai a baciarla sul collo.
    
    Mentre si muoveva in modo sensuale sotto gli effetti di miei baci iniziai a palparle i seni avvolti in quel top così provocante.
    
    Mi alza la maglietta e mi bacia sulla pancia scendendo con delicatezza fino a raggiungere la punta.
    
    Con le labbra più morbide che abbia mai sentito sento il mio cazzo ...
    ... avvolto in una carezza continua, avvolgente.
    
    La mia mano sinistra non aveva perso tempo e un po’ alla volta si fece strada tra le sue natiche fino alla fika.
    
    Non feci fatica a capire che ero arrivato…i suoi umori avevano già bagnato le sue mutandine.
    
    Mentre ci stavamo masturbando a vicenda il mio pensiero non poteva ignorare le parole di qualche istante prima e senza che me ne potessi accorgere le mie dita iniziarono movimenti circolari sempre più ampi dalle grandi labbra al clitoride sempre più larghi fino a raggiungere il suo ano.
    
    Notando nessuna resistenza continuai, iniziando a fare sempre più pressione, fino a che la forza non fu tale da vincere la costrizione dei muscoli sfinterici e mi trovai il pollice tutto dentro nel suo culo.
    
    In un sussulto mi prese la mano e tirandola via mi disse “non li ti prego”.
    
    La afferrai per i fianchi e la misi a gambe aperte sopra di me.
    
    Con un movimento sinuoso del bacino si struscia la mia cappella sulla sua spaccatura fino a che stanco di questi giochetti la aprii afferrandola per le due mezze lune sodissime facendo entrare la punta del mio uccello nella figa.
    
    “Piano” mi sussurrò “c’è l’hai un po’ grande per la mia farfallina.
    
    Ero tutto un eccitazione e oramai non c’è la facevo più ad aspettare, la presi per i fianchi e la spinsi giù con forza, fino a che non la sentii arrivare alla base dell’uccello.
    
    Con un grido soffocato da un gemito mi disse “ti prego fammi godere!”
    
    Non me lo feci ripetere.
    
    Iniziai a ...