LA METAMORFOSI DI SELENE
Data: 15/02/2020,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... avvocato.
Laconicamente si lasciò sfuggire un: - Veramente … io …
comunque, condoglianze per sua mamma ! –
- Oh, grazie, davvero - disse lui, poi aggiunse – le spiace se ci accomodiamo un attimo in casa sua? –
Le piacque quel “casa sua”, la fece sentire “grande”.
– Ma certo, venga. – gli disse con un sorriso, lasciandosi seguire all’ interno.
Il giovane le spiegò di essere un militare, un ufficiale, tecnico di marina, impegnato nel golfo Persico. Era alla sua ultima missione, tra pochi giorni sarebbe diventato ufficialmente “borghese” e iniziato una carriera come ingegnere, presso un cantiere di edilizia marittima, a La Spezia.
In pieno spostamento burocratico, incasinato fino al collo, doveva ripartire immediatamente per il Golfo.
La informò che l’ uomo anziano con cui discuteva era il padre, divorziato dalla mamma da tanti anni. Viveva in Inghilterra e probabilmente era già ripartito.
Insomma il giovane era solo e non sapeva a chi rivolgersi per le piccole incombenze della casa.
Lei avrebbe dovuto tenere le chiavi e in emergenza aprire a qualche operaio, pagare qualche bolletta, controllare anche la posta.
Le promise che sarebbe stato solo per poche settimane, poi lui, una volta in Italia, si sarebbe occupato a tempo pieno di quella casa, e tolto lei dalle spine.
Selene non ebbe il coraggio di rifiutare.
Si scambiarono i numeri di telefono e la casella e-mail per la comunicazione di documenti.
- Non so come ringraziarla, davvero. ...
... Non avrei potuto essere più fortunato a risolvere in
poche ore tutto questo. Lei, Selene, è apparsa come un angelo, in un giorno, come dire, un po’ pesante! –
Voleva lasciarle del danaro, ma Selene lo rifiutò.
Sulla porta la salutò molto gentilmente, poi fece una cosa che la lasciò senza parole e lievemente commossa: la abbracciò e la baciò in modo formale sulle guance, stringendola al petto, ma con vigore inaspettato.
Lei capì da quel gesto quanta solitudine aveva nel cuore quell’ uomo.
Vide passare un ombra nei suoi bellissimi occhi chiari.
Nel prendere un Taxi, le disse: - Metta pure dentro la sua auto, c’è tanto spazio … faccia come se fosse a casa sua. Addio! –
Passarono quasi due mesi.
Il senso di responsabilità di una ragazza giudiziosa, l’ investitura a “padrona” della situazione, la fiducia riposta in lei e nelle sue capacità, fecero piacere a Selene e lei attribuì questa nuova vita alla sua maturità, ormai acquisita, alla “veneranda” età di ventisei anni.
Ormai si sentiva con Carlo quasi tutti i giorni. Aveva seguito la casa come fosse la sua. Anche i suoi genitori la vennero a trovare e furono contenti della sua sistemazione.
Poi lui tornò.
Lei si era molto affezionata a quell’ uomo e, non avendo impegni sentimentali particolari, si era fatta intorno un certo “spazio vuoto”. Anche se con se stessa trovava mille scuse, mai si sarebbe sognata di sussurrare la parola: amore!
Lui tornava a Piacenza tutti i venerdì, a volte anche il ...