1. I due compari


    Data: 31/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: maschioXmaschi, Fonte: xHamster

    ... non farmelo assolutamente pagare. Mi si avvicinò dicendomi: "Compà, ti posso dare un bacio?". Restai di sasso, non ne capii la ragione, così, davanti ad altre persone che avevano ascoltato la sua richiesta, chiesi: "E perché merito un bacio?". Lui rispose: "Perché, grazie a te, ieri ho avuto l'ammissione a quel posto ed inizio a lavorare domani stesso; si avvicinò, mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia; devo ammettere di essermi emozionato, ma per nulla vergognato!
    
    Alcune persone avevano sentito e seguito la scena... mi lasciai baciare, ringraziandolo del fatto fosse fiero di me, ma precisando non dovesse pensare che avessi fatto qualcosa di straordinario; forse, era destino che andasse così, ma lui mi rispose: "Giusto, compà, era nel mio destino incontrare te e, se permetti, non ti faccio scappare!". Scoppiai a ridere, gli misi la mano sulla spalla in maniera amichevole ed uscimmo dal bar: ci trattenemmo a parlare e chiese se quella sera poteva avere il piacere di uscire con me a bere un drink in centro, precisando lui non avesse l'auto, altrimenti, rimanendocene in zona. Gli dissi che sicuramente saremmo andati in centro con la mia, così, mi lasciò il suo numero di telefono ed io il mio e restammo d'accordo di vederci dopo cena davanti casa.
    
    Alle 21.00 circa, lui era già sotto casa ad aspettarmi; andammo a Mondello a berci un cocktail: lui sembrava sbalordito e mi descriveva ciò che stava provando nel rivedere i posti da cui era stato lontano per anni... il ...
    ... mare, i pub, la gente che passeggiava; mi raccontò un po' della sua vita, perché era andato in galera e quanto vi fosse rimasto.
    
    La nostra amicizia divenne da quella stessa sera ferrea e, giorno dopo giorno, continuammo a frequentarci uscendo la sera: prendemmo a tal punto confidenza da confidarci anche le cose più intime senza problemi.
    
    Una sera, Giovanni mi chiese di fare un salto sul Monte Pellegrino per ringraziare la santa protettrice della città, anche se la chiesa doveva esser chiusa; andammo, ma, al ritorno, mi pregò di fermarmi con la macchina per poter andare dietro un cespuglio a pisciare, poiché non poteva più trattenersi. Ne approfittai anch'io e, malgrado la penombra, notai avesse una bella minchia, pur essendo moscia; ci guardammo a vicenda per un attimo i cazzi, ma, facendo finta di nulla, richiudemmo le patte... Giovanni mi bloccò poi, dicendomi: "Compà, fammi accendere, che ho lasciato l'accendino in macchina". Notai stesse avvicinandosi, ma non per accendere la sigaretta: mi abbracciò, mi strinse a sé piangendo; restammo abbracciati, gli accarezzai la testa domandandogli il motivo di quelle lacrime, cosa sentisse e lui mi confessò subito provasse per me una forte attrazione fisica, ma non avesse fino ad allora trovato il coraggio di farmi capire qualcosa... gli ero piombato dal cielo quella mattina e, da allora, sentiva un affetto particolare, che nulla aveva a che vedere col sesso: gli sarebbe piaciuto rimanere abbracciati per un po'!
    
    Gli dissi: ...