1. Di Claudio e Ilenia


    Data: 15/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Lord_Infame, Fonte: RaccontiMilu

    ... portava davanti al grande specchio. “Lasciamo che aspettino…” “Non dire sciocchezze. Come ti sembro?” “Non amo questa maglia, ma sei sempre meravigliosa.” Ilenia si aggiustò i capelli in modo diverso, poco convinta. “E ora?” Claudio si mise alle spalle della ragazza. “Metà dei capelli sono rasati. L’altra metà son più corti di una spanna. Sul serio?” Ilenia alzò gli occhi al cielo. “Uomini…” E mentre lei teneva le mani impegnate a sistemarsi una ciocchetta di capelli, Claudio le posò le mani sui fianchi e le baciò il collo. “Amore smettila…” “Ho voglia di te.” Ilenia piegò il capo, incapace di resistere al suo uomo. Sospirò. “I tuoi amici…” “Lascia che aspettino.” Quelle labbra sul suo collo le trasmettevano mille brividi. Avrebbe voluto spostarsi e finire di prepararsi, ma come poteva dire di no a Claudio? Come poteva ignorare il proprio desiderio, il proprio corpo, che già si stava bagnando? “Tesoro…” Non ci furono preliminari. Non ci furono gentilezze. Claudio infilò la mano sotto la gonna, puntando dritto al sesso della sua ragazza, trovandolo bagnato. “Dimmi che non mi vuoi.” Ilenia, incapace di opporsi, allargò leggermente le gambe, facilitando il compito dell’uomo. E, scostato il misero tessuto degli slip, sentì due dita insinuarsi dentro di lei senza esitazioni. Un gesto che le mozzò il fiato e la mandò in apnea. Nell’aria si diffuse l’odore del sesso. “Apri gli occhi.” “Dai ti prego…” Claudio infilò una mano sotto la maglia, salendo fino a prenderle una tetta e a ...
    ... la strinse, come se a chiarire il fatto che era sua. Ilenia non riuscì a trattenersi e le scappò un gemito. I seni erano per lei una zona erotica molto forte, ancor più i capezzoli, forse quasi più del clitoride. Che le venissero presi, afferrati e stretti era una cosa che la mandava in brodo di giuggiole. Questo a Claudio non lo aveva ancora detto (stavano insieme da poco) e non era sicura che volesse lo capisse da solo. Sotto la gonna, con il pollice, il suo uomo le fece segno di aprire le gambe ancora un po’. Quelle dita si stavano muovendo senza fretta ma nemmeno senza darle tregua, incapace di opporsi. A ogni affondo lei gemeva. “Apri gli occhi amore.” No, non voleva, voleva rimanere al buio in quel limbo di piacere. Claudio rallentò il ritmo delle dita nela sua figa, strappandole un gemito di protesta. “Apri gli occhi.” “No… scopami…” In tutta risposta Claudio, anche se a fatica, riuscì a infilare una mano sotto il reggiseno e le afferrò la tetta. Ci volle un momento in cui assestò per bene la mano. Poi strinse. Ilenia sentì le dita stringerle la carne, le unghie sulla pelle. Se il suo ragazzo pensava di farle un dispetto, di punirla, si sbagliava di grosso. Una scarica le attraversò il corpo, salendo al cervello e al tempo stesso scendendo dritto alla figa, che reagì ancor di più. Le gambe le cedettero e si appoggiò con il corpo al suo ragazzo. Stava godendo, tanto. Poteva sentire il rumore delle dita del suo ragazzo che si muovevano nel suo sesso. “Apri gli occhi o ...
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