1. Il sotterraneo


    Data: 14/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Nobody72, Fonte: Annunci69

    ... lui.
    
    Clara si alzò, e si asciugò le prime lacrime con la mano destra ormai libera.
    
    Il Padrone le prese il polso sinistro e lo mise in uno dei cappi, e così fece con il destro.
    
    Poi strinse, Clara era ormai appesa come una vera schiava, in piedi sui tacchi degli stivali, con le braccia in alto e la schiena rivolta al Padrone.
    
    Il Padrone le strappo in un istante il perizoma.
    
    Sentì il fiato del Padrone sul collo.
    
    Sentì le sue mani che la palpavano in modo osceno, le strizzavano le tette, i capezzoli, le titillavano il grilletto. Si sentiva ormai una creatura senza volontà propria, spettatrice impotente della sua stessa depravazione.
    
    “Dimmi che sei la mia troia” sbottò il Padrone.
    
    “Sono la tua troia!” una voce proveniente da molto lontano rispose.
    
    Clara la riconobbe a stento come la propria.
    
    Il Padrone ora le stava leccando il collo, poi la sua lingua umida discese la spina dorsale, mentre le mani impietose strizzavano le chiappe, allargandole, rinnovando il dolore delle percosse appena subite.
    
    Il Padrone le leccò il culo con passione e violenza, mordicchiando le chiappe di tanto in tanto. Il dolore e la paura si sciolsero in un istante in un lunghissimo momento di intimo calore, di sconcio piacere.
    
    Ma fu solo un breve spiraglio di luce nel buio, perché subito sentì la cappella gonfia del Padrone che si faceva strada tra le chiappe aperte.
    
    Non fece in tempo a sentirlo spingere sull’orifizio che il Padrone con un colpo secco la inculò, ...
    ... spingendo la prima pompata fino in fondo.
    
    Il dolore fu lancinante, ma fece cadere quell’ultimo barlume di contatto con la normale realtà.
    
    Ora Clara si vedeva dall’esterno, si vedeva come realmente era e cioè una lurida scrofa legata in piedi con un maiale superdotato che le stava stantuffando il culo. Fu solo una fugace visione, subito si ritrovò nel suo corpo con le spinte di lui che si facevano più forti e frequenti, mentre il dolore si mischiava a quel profondo e proibito piacere che aveva sempre cercato.
    
    Il Padrone le ordinò di spingere di più le chiappe durante gli affondi, lei rispondeva “sì Padrone” ad ogni richiesta, con voce flebile e meccanica, resa tremolante dai mugolii.
    
    L’inculata parve lunghissima, ormai il normale corso del tempo era stato distorto da questa fantasia reale che insieme avevano creato.
    
    Lui le sciolse i polsi.
    
    Lei abbassò le braccia, e lui uscì, ma il sollievo fu di breve durata, perché subito lui le ordinò di inginocchiarsi, sottolineando il comando prendendole la testa da dietro per i capelli.
    
    Non appena il suo cazzo le premette contro le labbra Clara aprì la bocca, servizievole. Ormai era sua, succhiò con una passione e una riconoscenza mai provata, gustando la carne al ritmo imposto dal Padrone.
    
    Il Padrone la stava scopando in bocca, usandola come più gli aggradava, questo pensiero la fece sentire troia come non mai.
    
    Il Padrone a questo punto la fece alzare e la stese sul giaciglio di pietra, pancia all’aria, tenendole le ...