1. Alla fine sono riuscito ad umiliare la mia Sonia


    Data: 11/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Tabù Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster

    ... commentò guardando George.
    
    "Benissimo annuì lui" e avvicinatosi le fece una carezza sul volto "Io sono George".
    
    "Marilena" disse lei e porse la mano.
    
    Lui se la portò alla bocca e le succhiò il mignolo.
    
    Si infilarono in un camerino.
    
    Marilena si mise con le mani poggiate al muro cercando di arcuare il più possibile il sedere mentre la gonna le calava fino a terra.
    
    Lui con un gesto deciso trovata la cucitura aprì un lungo strappo nel collant....
    
    Sorpresa sorpresa la "signora" non aveva gli slip.
    
    Brava la signora pensò e vistosi la carne pronta all'uso, senza altre indecisioni si sfilò il cazzo e glielo infilò nella vulva già bagnatissima per l'eccitazione.
    
    "Ommadonna ma cos'hai li sotto" sbottò lei col fiato mozzo mentre lui la impalava con vigore.
    
    Sforzadosi di non urlare di gioia si lasciò fottere per bene sentendo le palle gonfie di George che le sbattevano sulle coscie... sentendolo dentro completamente come un serpente rabbioso che la sfondava colpo su colpo.
    
    Era una sveltina in un luogo pubblico non si poteva esagerare. Dieci minuti, dodici, quindici e poi basta.
    
    Bisognava chiudere.
    
    Marilena si era fatta due orgasmi ravvicinati ed era soddisfatta... Lui aveva tanta sborra da scaricare.
    
    Bisognava chiudere se non volevano trovarsi la ragazzina tra i coglioni.
    
    "Dai vieni, vieni deciso che è tardi".
    
    "Ok... ok vado?".
    
    "Vai senza problemi che tanto prendo la pillola".
    
    E brava la mammina. Prendeva la pillola... E una massaia ...
    ... che prende la pillola significa una cosa sola.... che prende anche parecchio cazzo....
    
    Come un fuoco le inondò la vagina e gli ci vollero quattro pompate decise per scaricare di dosso tutto lo sperma che aveva accumulato.
    
    Era soddisfatto.
    
    Si rivestirono in fretta.
    
    Marilena si pulì la fica appiccicosa meglio che poteva quindi si reinfilò la gonna.... tutto pareva a posto anche se sotto aveva uno squarcio nel collant che andava dalla vulva al buco del culo.
    
    Si scambiarono i numeri di telefono, perché era certo che Marilena meritava un controllo più accurato...
    
    "Non passare su pavimenti lucidi" le disse "altrimenti ti vedono il gatto".
    
    Lei ridacchiò divertita e se ne andò. La figlia era già in fondo alle scale. La giacca di pelle sul braccio e due dvd a noleggio in mano.
    
    "Andiamo?".
    
    "Andiamo" annui la mamma sperando che la figlia non notasse quanto era sudaticcia e puzzolente.
    
    Tornando verso casa ripassò dal bar a regolare la consumazione del pomeriggio.
    
    "E' passata una signora appena sei uscito e ti ha lasciato questo" disse il barista mentre metteva via i soldi.
    
    Era un bigliettino... Lo aprì.... C'era un numero di telefono.
    
    Di colpo gli ridivenne duro.
    
    Forse dare indicazioni alle stupide passanti aveva avuto un effetto ritardato....
    
    Ripensando al bel culetto della biondina fece il numero e la chiamò.
    
    Poche parole decise e si accordarono per vedersi quella stessa sera a casa di lei.
    
    Aperta la porta dell'appartamento si presentò ...
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