1. La mia prima volta con una trans


    Data: 30/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Tabù Trans Autore: Rebba, Fonte: xHamster

    ... sè. Entrammo in un portone, salimmo su un vecchio ascensore che ci portò all'ultimo piano, fino ad un abbaino. L'appartamento era piccolo, poco illuminato.
    
    Ignorò il letto, mi fece accomodare sul divano e si tolse il rossetto. Ero di sasso, talmente di sasso che non c'era traccia di eccitazione in me, anzi. Ma fu lei ad avvicinarsi, a sedersi vicino a me, a sfiorare la mia gamba con la sua, e, dopo avermi fissato per un po' iniziò a baciarmi, mi mise la lingua in bocca, e cercò avidamente la mia.
    
    Era un sogno, per un ragazzo come me, non mi osavo a toccarla, ma fu lei, a prendermi la mano e a spingerla a sfiorarle un piccolo seno, dapprima sopra la maglia, poi sotto. Iniziai a scaldarmi, proprio mentre le sue dita lunghe e curate sfioravano la mia patta e armeggiavano con cintura e cerniera, liberando un pisello eccitato ma non ancora eretto. La sentii scivolare sul tappeto, e sentii nell'ordine la sua lingua e poi le sue labbra, dolci, delicate e abili.
    
    Ricordo che chiusi gli occhi, la lasciai fare, assaporai quel pompino, sicuramente il migliore che mi avessero mai fatto. Aspettò che mi venisse bello duro e mi ordinò di spogliarmi. Lo feci, rimasi nudo, solo con i calzini su quel divano, sdraiato per lungo, mentre lei, inginocchiata sul tappeto, un po' lo menava, un po' lo succhiava, e intanto mi offriva le tettine affinchè le succhiassi.
    
    Lei non si spogliava li sotto, indossava una minigonna elasticizzata, tutto quello che feci era accarezzarle il sedere, ...
    ... tonico, atletico, ma lei, sapiente, assumeva una posizione che mi impediva di toccarla davanti. Continuammo così per qualche minuto, fino a che, di fronte alla mia insistenza nel volerla toccare, mi chiese inspiegabilmente se ero sicuro di quello che facevo.
    
    Risposi di si, senza pensarci.
    
    Avevo visto dei trans, sui giornali porno, ma per me erano creature mitiche, delle chimere, mai potevo pensare che ne avevo una tra le mie braccia e che mi aveva fatto diventare il pisello come un obelisco di pietra.
    
    Mi accontentò, dicendomi che lei mi aveva avvertito, ed ecco che, nascosto da un paio di mutandine nere, ben sistemato in mezzo alle sue cosce, si manifestò il suo membro. Sgranai gli occhi, le sopracciglia si alzarono all'unisono in segno di stupore, ma, inspiegabilmente mi accorsi che mi era venuto ancora più duro.
    
    Lei rise, mi prese una mano e mi invitò a cingerlo tra le dita. Era piccolo, un cazzettino con una cappella a punta, particolare, ma aveva il suo perchè. Lo carezzai, senza provocare il lei alcuna reazione, mentre lei riprese a succhiarmelo, lentamente.
    
    Mi resi conto che glielo stavo menando, e che non staccavo gli occhi da quel pezzo di carne inerme. Se ne rese conto anche lei, e mi mise una mano sugli occhi, e spinse la mia testa tra i cuscini del divano. Sentì il suo odore, mentre me lo metteva tra le labbra...
    
    Non ne avevo mai preso uno, ma ricordo che, come cominciai a provare a succhiarlo, lei tornò a sfiorare il mio, e, dopo pochi istanti mi resi ...