La mia prima volta con una trans
Data: 30/03/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Trans
Autore: Rebba, Fonte: xHamster
Ero maggiorenne da pochi mesi, era l'ultimo anno delle scuole superiori, primavera, seppure fosse una fredda giornata
. Non ero bravissimo, e in verità rischiavo di perdere l'anno scolastico, così mia madre mi mandò a ripetizioni da un professore in città, comodo da raggiungere, in quanto mi bastava scendere dal treno, percorrere a piedi un paio di isolati, e il gioco era fatto.
Non ero quasi mai stato in quella zona, la classica zona vicina alla stazione ferroviaria di una grande città, dove si trovavano alcuni alberghi ad ore, alcuni bar un po' equivoci e un mare di botteghe e negozietti un po' particolari. Ricordo che per raggiungere il professore dovevo superare ben due sexy shop, ma alla fine degli anni 80, le vetrine erano mascherate.
Suonai al portone del professore, che abitava in una casa di corte fine '800, ma evidentemente il docente quel pomeriggio decise di farmi il pacco. Allora non c'erano i cellulari, quindi mi presi la briga di avvicinarmi ad una cabina telefonica e chiamarlo. Nessuna risposta.
Avevo più di due ore di tempo prima che il treno per tornare nel mio paesetto di periferia passasse, ero solo, e non avevo idea di come passarlo. Non avevo molti soldi in tasca naturalmente, forse venti o trentamila lire, una quindicina di euro odierni insomma, e inoltre la zona non mi ispirava, così come non avevo alcuna voglia di tornare in stazione ad appiattirmi il sedere su una panchina.
Feci un giro dell'isolato, vestivo in jeans, un giubbottino, ...
... zainetto e scarpe da ginnastica, ogni tanto qualche marocchino mi faceva cenni, forse pensava che fossi la per comprare un po' di erba. Li ignoravo, ma la verità è che si vedeva un casino che ero li, a girare senza meta. Sotto i portici c'erano alcune prostitute, ad occhio e croce la più giovane avrà avuto cinquant'anni, le vedevo ammiccare ai passanti, a tutti, tranne che a me, sbarbatello di provincia.
Eppure fu un pensiero che mi stuzzicava, avevo avuto qualche esperienza con mie coetanee, ma se proprio devo dirla tutta, ne avrei fatte altre. Mi ritrovai così a passeggiare, a osservarle, con tutta la discrezione possibile e, alla fine dei portici, sporgendomi, ne notai una che stava in disparte.
Quello che attirò la mia attenzione è che indossava una pelliccia, di quelle corte, calze e un bel paio di tacchi. Una sensualità differente dalle altre, era mora, leggermente esotica, il trucco era pesante ma sensuale. Insomma divenne la mia meta.
Prima passai di fronte a lei, dall'altra parte di una piccola strada, poi ritornai indietro, cercando di fare un percorso che sembrasse casuale per passarle vicino. Quando mi avvicinai lei si accorse che la stavo guardando,mi soffiò un bacio e mi chiese se avevo voglia di salire con lei. Rimasi imbambolato, e le risposi un po' frettolosamente che non avevo molto denaro con me.
Tuttavia non sembrava importarle, mi disse una frase tipo: con un bocconcino come te, dovrei essere io a pagare. Poi mi prese la mano e mi trascinò con ...