1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (2)


    Data: 09/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... conoscermi. Non so chi sia e questo mi spaventa molto, ma non posso negare né dirti che non è successo nulla. So che sono andata oltre il limite, ma era questo quello che volevi tu, che voleva Gaston e insieme mi avete convinta, anche se, in verità, non vi è stato difficile convincermi. Anche io sono voluta tornare nel ristorante di Gaston, anche io ho fatto in modo che quei guardoni mi guardassero, che godessero di me e su di me. Anche io ho superato i limiti del gioco.”
    
    Restai qualche secondo in silenzio più per riprendere fiato che per chiudere il discorso, mentre Rodolfo mi fissava in silenzio. Cosa pensava di me ora che sapeva tutto? Con la coda dell’occhio vidi che Gaston era fermo a metà strada tra noi e i suoi amici e ci guardava sorridendo, forse aspettava che io finissi di parlare, forse aspettava un nostro cenno di intesa.
    
    “Sì, amore mio – continuai con la stessa intensità – abbiamo voluto giocare e ci siamo lasciati trasportare. Il gioco è stato piacevole e abbiamo voluto continuare, anche quando avevamo tutte le possibilità per fermarci ed ora siamo arrivati a questo punto. Ti amo e ti amerò sempre, ma Gaston ha fatto di me quella puttana che tu volevi. Non voglio incolpare te, tu hai solo iniziato qualcosa che abbiamo voluto entrambi, anche se io l’ho voluto con titubanza. Lo abbiamo voluto tu ed io ed io ora non me ne pento, non rinnego quello che è stato. Ora abbiamo avanti a noi solo pochi giorni qui a Parigi, abbiamo ancora qualche giorno per ...
    ... provare ciò che abbiamo voluto iniziare. E’ vero è troppo tardi per tornare indietro e non riesco neppure a pensare cosa mi potrà succedere. Lo vogliamo tutti e due, anche se io non ho ancora superato la vergogna e credo che non la supererò mai. A te piace l’idea di offrirmi a Gaston per fare di me la sua schiava ,ma il fatto è che io ho già incominciato a fare la puttana e mi è piaciuto.
    
    Ho provato vergogna ed ho capito che per fare veramente la puttana e vivere interamente questa umiliazione avevo bisogno di qualcuno che mi sapesse trasformare interamente a cui ubbidire ciecamente”.
    
    Tirai un sospiro di sollievo, avevo detto tutto quello che dovevo dirgli e non avevo raccontato nei particolari quello che avevo fatto, credetti che non ce ne fosse più bisogno, forse mi sbagliavo, ma era quello che pensavo. Non gli avevo parlato nemmeno di Cosimo, ma in quel momento lo ritenevo superfluo, anche se ancora non sapevo quanto mi sbagliassi.
    
    Gli strinsi le mani e gli sorrisi dicendogli:
    
    “Sono tua, solo tua , e se tu vuoi, io consegnarmi nelle sue mani io ti ubbidirei e lo farei anche se Gaston fosse un magnaccia a cui tu affidi tua moglie per farne una vera professionista del sesso”
    
    RODOLFO
    
    Dire sorpreso sarebbe stato riduttivo. Per tutta la conversazione la sua voce si era fatta farsi più flebile , non capivo se per imbarazzo, vergogna o se cercasse di nascondere le emozioni.
    
    La nostra realtà era un’altra e quella che avevo sognato potesse essere una vacanza ...
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