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Esperienza saffica e incestuosa
Data: 09/02/2020, Categorie: Lesbo Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... mio letto non come figlio ma come uomo. Vuole chiavarmi. Vuole avere un rapporto incestuoso con sua madre. ‘Sa che sarebbe incesto?’ ‘è incesto anche quello che c’è stato fra me e te.’ ‘Sarebbe molto più grave. Tu non hai un cazzo fra le cosce. Tuo fratello invece ce l’ha. Se resto incinta come la mettiamo?’ ‘Mamma non essere catastrofica. Pensa che lo aiuterai. Poi se ti impregna ci penseremo.’ Ancora minuti di silenzio. La prospettiva di ospitare un cazzo nella mia pancia mi manda in tilt. è da quando mio marito mi ha lasciata che un uomo non frequenta il mio letto ed ora si presenta l’occasione. L’uomo c’è ed è mio figlio; il solo pensare che in casa c’è l’uomo che calmerà la mia sete di cazzo mi fa superare ogni tabù. è un’opportunità che non voglio lasciarmi scappare. Chi se ne frega se è mio figlio; che ben venga anche l’incesto. L’unico pericolo è come tutelarmi da una eventuale gravidanza. Sono anni che non ho rapporti ed ora rischio di farmi impregnare da mio figlio; devo stare attenta. Devo cercare di non farmi annaffiare l’utero dal suo liquido seminale. Speriamo bene. ‘Chiamalo. Digli che l’aspetto.’ ‘Mamma sapevo che lo avresti detto ed avevo già pronto il messaggio da inviargli. Guarda.’ Prende il cellulare e mi fa vedere la foto della mia figa con il clitoride tutto fuori. ‘Ma sono io con la figa al vento? Cosa gli dirai?’ ‘Che lo stai aspettando. Che sei pronta a riceverlo. Vuoi aggiungere qualcosa?’ ...
... ‘No; va bene così. Invialo. Non lasciarmi sola. Resta con me.’ ‘Vuoi che resti anche quando te lo mette nella pancia?’ ‘Sì. Ho vergogna.’ ‘Perché? In fondo è tuo figlio; non devi vergognarti di soddisfare un suo desiderio. Stai tranquilla ti sarò vicina. Vedere tuo figlio che ti sbatte il cazzo nella pancia mi attizza.’ Finalmente mio figlio ‘Mamma, mostragli quanto lo desideri.’ ‘Cosa devo fare?’ ‘Tira su le gambe ed allarga le cosce. Fagli vedere la tua miciona e quando ti è vicino stendi le braccia verso di lui. Così capirà che lo vuoi veramente.’ ‘Mi metto gli occhiali da sole. Non voglio che mi guardi dentro.’ ‘Sarebbe meglio di no; lui deve poter leggere nei tuoi occhi quanto è grande il tuo desiderio di averlo.’ ‘Mi manca il coraggio.’ ‘Tranquilla ci sarò io a incoraggiarti.’ Tiro su le gambe e le accavallo sui braccioli della sdraio. Allargo le cosce. Sento uno spiffero di vento solleticarmi i peli del mio inguine. Intanto mio figlio è comparso sul prato e si avvicina a passo lento. è titubante. Indossa solo il costume da bagno. Lo guardo con occhi diversi da quelli con cui l’ho sempre guardato. Sto vedendo un uomo bramoso di avermi. E che uomo? Somiglia molto ad un bronzo di Riace. Alto, muscoloso, abbronzato. La mia miciona lancia un lungo miagolio, il mio stomaco gorgoglia. Si avvicina sempre di più. Mi è davanti. Mia figlia si è spostata dietro la sedia ed ha le mani poggiate sulle mie spalle. Avvicina la bocca al mio ...