Esperienza saffica e incestuosa
Data: 09/02/2020,
Categorie:
Lesbo
Incesti
Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... considerevole misura di 7 cm. Mia figlia, nel vederlo ne resta affascinata. Smette di leccarmelo. ‘Mamma è bellissimo. Hai un clitoride che dire fantastico e poca cosa. Non muoverti che lo immortalo.’ Prende il telefono portatile, mette in azione la fotocamera, punta l’obiettivo fra le mie cosce e mi scatta una serie di foto dopodiché rituffa la testa sulla mia ‘patata’ e riprende a leccarmi il clitoride. Tra una pennellata e la successiva trova il tempo di esprimere un suo desiderio. ‘Mamma adesso ti faccio un pompino. Quando avrò finito desidero, voglio che usi il tuo pistolotto per chiavarmi.’ ‘Cosa mi vuoi far fare? Ti devo chiavare? Oh dio! E come potrò farlo?’ ‘Non pensarci. Sarò io a cavalcarti e a far entrare il tuo pistolotto nel mio ventre.’
Dopo mia figlia c’è mio figlio 1
‘Non sei vergine?’ ‘è più di un anno che l’ho data. Fu il giorno che ti vedemmo nuda per la prima volta.’ ‘Vedemmo? Oltre te chi altri c’era?’ ‘Pippo, tuo figlio. Fu proprio qui. A bordo piscina. Avevamo marinato la scuola. Eravamo io in topless e lui con lo slip. Ti vedemmo arrivare ed andammo a nasconderci dietro quel cespuglio. Ti spogliasti e ti stendesti sul telo. Tuo figlio al vederti nuda emise un gemito che soffocò contro la mia schiena. Restammo a guardarti per tutto il tempo che restasti a crogiolarti al sole. Poi, dopo un’ora circa, raccogliesti i tuoi vestiti e, nuda, rientrasti in casa. Guardai tuo figlio. Aveva gli occhi lucidi e fuori dalle orbite. Gli ...
... chiesi se stesse bene. Non mi rispose. Catapultò il suo corpo sul mio e prese a baciarmi. Prima sul viso e poi prese a baciarmi le tette. Le sue labbra si impossessarono di un mio capezzolo e lo serrarono in una morsa provocandomi brividi che mi attraversarono tutta la spina dorsale e raggiunsero il mio cervello che esplose in una miriade di stelle. Lo abbracciai. Lui per un attimo smise di torturarmi il capezzolo; mi guardò e poi: ‘Sophie, mamma, ti amo’ Capisci; mi stava baciando immaginando che fossi tu. Mi sentii umiliata. Fui tentata di respingerlo ma la pressione che avvertivo contro il mio ventre mi fece desistere. Mi lasciai andare e lo assecondai nella sua fantasia. ‘Sì amore di mamma. Anch’io ti amo. Vieni, sono qui. Mi vuoi? Ecco prendimi sarò tua.’ Pippo si sollevò quel tanto bastante a sfilarsi lo slip ed a sfilarmi il mio. Poi si stese sul mio corpo e posizionò il suo affare fra le mie cosce. Capii. Tirai su le gambe ed allargai le cosce. Sentii il suo gladio premere contro il mio ventre. Feci scivolare una mano fra i nostri corpi; lo impugnai e lo guidai fra le mie grandi labbra. Lo invitai a spingere. ‘Spingi.’ Lo fece; mi morsi le labbra per soffocare un grido di dolore per la penetrazione che stavo subendo. Il suo cazzo mi scivolo dentro come un ferro rovente e si fermò solo quando il suo glande urtò contro il mio utero. Capisci, mamma, mio fratello mi aveva sverginato. L’unico mio rammarico era che lui credeva che stava chiavando te, sua madre. ‘Mamma, ...