Cartomanzia – 13a parte – Quote d’iscrizione e primi appuntamenti
Data: 06/02/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Tradimenti
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... giornalieri ormai, del figlio. Ma adesso invece… adesso era qualche giorno che non notava più questi piccoli indizi di… di attività manuale del figlio e che non si sentiva più spiata, come se Giacomino… ma sì, come se avesse perso ogni interesse per lei. Da una parte era sollevata: evidentemente il giovane aveva trovato ‘altro’, più soddisfacente dello spiare la madre e, per fortuna, prima che quella lunga discesa verso una situazione sicuramente deprecabile, potesse portarli a fare cose di cui lei, sicuramente, si sarebbe pentita per il resto della vita. Dall’altra, però, provava una piccola punta di delusione, di rabbia, di frustrazione, di gelosia nei confronti di quella anonima rivale che le aveva sottratto le -pur perverse e malsane!- attenzioni del figlio. Si strinse fatalisticamente nelle spalle e continuò a prepararsi per uscire: indossò il tranquillo abitino e le ballerine e si truccò leggermente, in modo adatto per «uscire con le amiche», come aveva annunciato al marito. Le scappò un sorrisetto, pensando alla borsa nel bagagliaio della sua macchina, che conteneva intimo decisamente sexy ed un abito ben più audace di ciò che indossava, oltre ai suoi sandaletti con tacco-dodici ed al necessario per truccarsi e struccarsi -alla disperata in auto, ferma a lato strada- e che avrebbe indossato appena lontana da casa, per l’appuntamento con quel tipo conosciuto in un bar, pochi giorni prima: era ben più giovane di lei, magro e nervoso come un cavallino del deserto ed ...
... irsuto, con i capelli scuri raccolti in una coda e la bocca sottolineata da baffetti e pizzo scolpiti a rasoio; gli occhi acuti, indagatori, le avevano trapassato l’anima, nell’incontro precedente e lei aveva preso la sua decisione: quella sera si sarebbe completamente concessa a Vito, il suo nuovo spasimante!
Aveva visto gli sguardi di riprovazioni negli occhi dei suoi domestici, costretti a rimediare al caos, alla vera porcilaia lasciata dalla festa nel suo parco, ma in fondo lei li pagava lautamente e spesso loro avevano ben poco da fare, soprattutto quando era nella capitale per seguire la causa di qualche cliente importante e quindi era nella logica delle cose che, se per una volta dovevano rimediare ad un casino del genere, lo facessero di buon grado e senza bofonchiare. Il Maestro era stato di parola: a parte le due stanze della «casina del custode»ed il relativo bagno, oltre ovviamente a parco ed annessi arredi e piscina, nulla era stato toccato nella villa ed anche il vetro andato in frantumi, era di una finestra della piccola costruzione che lei usava ormai solo come riparo per gli ombrelloni ed i divani e le poltrone di rattan, nella stagione invernale. Però la parte dove si era svolta la festa, sembrava fosse stata percorsa da una mandria di bufali infuriati e cosparsa di bicchieri, posate e piatti di plastica sporchi, oltre ad avanzi di cibo, bottiglie e quelli che sembravano brandelli di indumenti femminili. Quando il Maestro l’aveva chiamata dicendole che poteva ...