1. Il mio provino anale – parte 1


    Data: 06/02/2020, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Gay / Bisex Autoerotismo Autore: Isaia, Fonte: RaccontiMilu

    La mia avventura nel settore dei film hard è iniziata diversi anni fa.Da molto tempo desideravo entrare nel mondo dell’hard vestendo i panni di protagonista e non più quelli del semplice spettatore.Da giovane ho avuto una vita sessuale molto attiva. Con il passare del tempo ho praticato attività sempre più sconce ed estreme che mi hanno portato a pensare di aver maturato una certa esperienza in materia di cazzi… per questo decisi di inviare la mia candidatura alla Red Studios, la mia casa di produzione cinematografica porno preferita. Nella lettera di presentazione oltre alle mie preferenze in camera da letto e a quelle che ritenevo le mie abilità migliori chiesi espressamente di poter registrate con Thomas Effe, ovvero il regista dei video più estremi della casa di produzione sui quali ho passato gran parte della mia gioventù a masturbarmi fogacemente il mio pisellino.Dopp una lunga serie di telefonate e un ancira più lungo tira e molla ho finalmente avuto il via libera per presentarmi agli uffici della Red Studios.Avevo ottenuto il mio agognato provino che fu fissato per la fine di settembre.Passai i giorni precedenti a quello fatidico sfogando la tensione martoriando il mio povero pipino mentre contemporaneamente penetravo la mia fighetta anale con ogni dildo che avevo a disposizione in casa, costringendomi ad una serie di orgasmi ripetuti che mi facevano arrivare a fine giornata con nemmeno più una goccia di sborra nei testicoli.Finalmente arrivò il giorno del provino ...
    ... e io mi presentai agli Studios con un certo anticipo.Mi accolse una donna giovanile e dall’aspetto molto attraente, con un abbondante scollatura che esibiva il suo stupendo seno.Un seno che avrebbe fatto impazzire qualsiasi uomo, ma non me. Io ero li per tutt’altro.Di lei ricordo ancora il sorriso furbo con cui mi accolse e che non capì immediatamente ma anzi fraintesi.Pensai fosse un sorriso gentile ed educato, invece era il sorriso furbo di una donna che sapeva perfettamente quale destino mi sarebbe toccato di li a poco.Lei si occupò della parte burocratica, controllò scrupolosamente i documenti e le analisi mediche che le avevo portato, dopodiché mi fece firmard una serie di fogli e liberatorie. Il tutto durò circa una mezz’oretta. Terminata la parte burocratica mi fece accomodare in una sala d’attesa dicendomi “Tra poco il Signor Effe ti riceverà Franny”.Si, Franny era il nome d’arte che avevo scelto.L’attesa fu snervante, ad ogni minuto la tensione che avevo addosso aumentava finchè non giunse nuovamente la donna, che mi si era presentata col nome di Valerie, ad un suo cenno io mi alzai di scatto dalla sedia e andai con lei.Valerie e io entrammo in una stanza dall’arredamento minimal, qualche divanetto era posizionato su un lato mentre la parete opposta era interamemte rivestita da uno specchio, infine dietro una scrivania sedevano due uomini. Il Signor Effe e il suo fedele cameramen.Il Sig. Effe mi accolse con un sorriso ma entrambi mi fissavano negli occhi con tanta ...
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