Una cuginetta devota...
Data: 06/02/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Anale
Hardcore,
Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster
... schiavo, mi hai riconosciuto?
- Si So…Sonia ma è uno scherzo? – lo schiavo era completamente teso e nervoso.
- Ti pare che sia vestita da scherzo? – disse ella sorridendo dolcemente
- No sei, E’ vestita da Padrona.- disse abbassando la testa
- Su entra schiavo, esclamò lei voltandosi
Quella ragazza, Sonia, non era altro che la cugina del ragazzo, la cugina tanto desiderata ed ammirata, Lei in qualche modo aveva capito l’indole del ragazzo, che a sua volta ignorava totalmente che la sua bella cugina fosse in realtà una Padrona. Sonia era una ragazza alta oltre 175 centimetri, le curve leggermente maggiorate erano splendide, gli occhi di rara bellezza,e i capelli, il punto di maggior forza della ragazza, lunghi e castano scuro, mozzafiatanti i seni, era avvolta in un vestito di pelle nera con gonnellino cortissimo, e un ampio decoltè che lasciava intravedere quasi tutto il seno; ai piedi portava un paio di stivali neri con tacco vertiginoso.
Il ragazzo era completamente estasiato, ma allo stesso tempo bloccato sul pianerottolo.
- cosa fai li?
- ……
- hai paura? Su entra….
- Mi sc… scus… scusi….
- Tranquillo ma entra e chiudi la porta
Lo schiavo così fece, seguì la Padrona sino ad un salotto, molto spoglio sembrava quasi che non venisse usato abitualmente. La Signora Sonia si sedette su un ampio divano nero e con un cenno fece avvicinare il cugino. Lui obbedì all’istante e si inginocchiò con lo sguardo basso.
- allora, dimmi come ti ...
... senti?
- Nervoso Signora
- E perché lo sei, mi conosci!
- Forse, forse è quello non mi aspettavo che tu, fossi Padrona.
- E non vuoi che io sia Padrona?
- Lo ho sempre desiderato Sonia
- E allora non avere paura
- Va bene Signora
- Sei curioso di sapere come ho fatto a capire che eri uno schiavo?
- Si Padrona non capisco proprio
- Ho letto alcuni annunci di questo fantasioso “slavebottle”, quelle bottiglie di plastica non mi erano nuove, e mi è venuto in mente quando eravamo piccoli e giocavamo a torturarci con le bottiglie.
- Ma, posso fare un’altra domanda?
- Certo parla pure
- Ma perché mi ha voluto qui?
- Be, ovvio, voglio che tu sia mio schiavo.
- Ma io, puoi trovarne di meglio…
- Come uomini forse si, ma come schiavo, con me ti spingerai molto lontano sono sicura.
- Farò di tutto per non deluderla.
Nella stanza scese un dolce silenzio, i due giovani si scambiarono dei fulgidi sguardi, per molti minuti, ad un certo punto la Padrona disse:
- allora schiavo, iniziamo?
- Certo Padrona
- Spogliati
- Si Padrona
Lo schiavo si alzò e cominciò a togliere la maglietta poi le scarpe e i pantaloni, rimase in mutande. La Padrona seduta e appoggiata alle braccia osservava, con un dito fece segno di togliere anche l’intimo.
- in ginocchio
- si Padrona
- nudo come un verme
- si Padrona
- quanto hai sognato questo momento?
- Molto mia regina, molto….
La padrona osservava lo schiavo che a testa bassa ...