Cèline
Data: 30/01/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Cassandra Piazza, Fonte: EroticiRacconti
... squillare, era un numero sconosciuto,
così lessi il messaggio era lui,
“Ciao bellezza sono William, ti ricordi?
dai non fare finta di niente.
come stai? ti posso chiamare? “
Ero eccitatissima all’idea che mi avesse cercato,
in fondo ci speravo
Così non feci in tempo a rispondere al suo messaggio
che ne arrivò subito un altro con su scritto
“Tanto lo so che sarai ancora nel letto tutta spettinata
ma fai pure con calma io ti aspetto
ci vediamo al “Rouge” tra una ventina minuti se ti va
mi farebbe piacerebbe bere qualcosa con te.”
Gli risposi immediatamente di sì, nonostante l’imbarazzo
nel dovermici confrontare un altra volta, ma l’idea di poterlo rivedere
mi fece quasi provare piacere e curiosità ancora una volta,
era così misterioso e affascinante che avrei fatto di tutto pur di rivederlo.
iniziai a prepararmi vestendomi in modo molto aggressive rock
Usci di casa vestita con un corpetto nero di pizzo e
dei jeans neri strappati e un paio di tacchi non troppo alti.
e incominciai ad avviarmi verso il locale.
Una volta arrivata a destinazione presi la mia borsetta,
e mi avviai all’interno del Rouge cercando William
ma di lui ancora nessuna traccia, così ordinai
una vodka red bull e mi sedetti ad un tavolo vicino all’ingresso
per farmi notare prima, una volta entrato.
Non feci in tempo a scrivergli dove fosse finito, che all’improvviso lo vidi entrare
nel locale, era proprio un bellissimo uomo con uno ...
... charme davvero incredibile
Con il suo vestire così elegante ma casual allo stesso tempo, portava dei
jeans strappati neri come me e aveva una camicia bianco sporco un pò stile
trasandato e una meravigliosa giacca, metà in pelle e metà lana nera davvero bella
stava davvero benissimo vestito in questo modo così particolare, pensai l’avesse fatto
apposta, aveva uno sguardo davvero ambiguo che mi faceva impazzire occhi azzurri così
magnetici e intensi come l’acqua del mare e tra me e me pensavo a quanto ci sarei voluta annegare dentro, era troppo fico.
“Ehi tesoro mio scusa, ti ho fatto aspettare troppo?
mi farò perdonare promesso”.
“Ciao William figurati tranquillo.”
Ero così incantata dalle sue mani e quel suo modo così sexy
di compiacermi, nel modo più invasivo e intelligente di parlarmi,
aveva un modo tutto suo di guardarmi e questa cosa mi aveva già
fatto impazzire completamente, ero cotta di lui.
A quel punto avendo già finito il mio cocktail
Ordinammo due birre e iniziammo a conversare, lui mi fece delle
domande su quello che mi piaceva fare era così premuroso e
protettivo verso di me, che da una parte mi faceva sentire a mio agio ma mi spaventava.
Ad un certo punto mi prese le mani e facendo una sorta di simulazione prese una catenina che teneva al collo e me la fece girare intorno ai polsi come a legarmi ma in modo leggerissimo quasi inesistente poi mi prese e mi baciò sfiorando i miei fianchi, in quel momento non ci ...