tutto ebbe inizio…..quel dì.
Data: 28/01/2020,
Categorie:
Cuckold
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: valerio, Fonte: RaccontiMilu
... di seta nera una minigonna gialla e scarpe decolté era primavera. Un brivido traversò la mia schiena. Eccitazione e paura si mescolavano in un torbido ronzio in testa. Stava per andare al lavoro conciata in quel modo, con dei colleghi allupati, e senza la mia presenza! Cosa avrei fatto tutto il giorno aspettando il suo ritorno senza sapere le conseguenze di quel gesto!?! Ma non potevo tirarmi indietro, non potevo protestare, non potevo. Il panico mi assalì. In pochi istanti pentimento, panico, eccitazione mi fecero chiudere gli occhi quasi a non voler vedere, quasi a far finta di dormire. Ma lei sapeva cosa mi stava frullando in testa, lo sapeva. Andava e veniva dalla camera osservandomi con la coda dell’occhio. Pronta per uscire, si avvicinò sedendosi sul letto – io non sapevo cosa fare – Ma lei sì. Infilò le sue mani sotto la mia maglietta e cercò i miei di capezzoli, non opposi resistenza. La mia eccitazione andò alle stelle, il cazzo mi divenne duro, ero immobile senza potermi muovere. Lo vedi, disse, lo vedi che sei eccitato? ti piace, lo sò che ti piace ma mi devi aiutare un po’. A quel punto si slacciò la camicetta e mi piantò un capezzolo in bocca chiedendo, anzi ordinando, di succhiare…forte, prima uno poi l’altro per stimolarne il piacere e la durezza. Sì, voleva che si vedessero bene e voleva che fosse anche un po’ mia la colpa di ciò. Andò via con una faccia da stronzetta ….. Tutto il giorno fu una sofferenza ma tanta eccitazione. Lei mi scriveva, mandava foto e ...
... raccontava gli eventi. Io riuscii a stuzzicarla ulteriormente, le ordinai di andare n bagno e di toccarsi il grilletto, di stuzzicarsi i capezzoli e Lei obbedì, mandandomi delle foto con dei capezzoli grandi, duri, rossi. MI raccontò di qualche sbirciata insistente di qualcuno, uno in particolare, il tecnico del computer che lei ovviamente sapeva in transito nel suo ufficio per una manutenzione annunciata. Un bel ragazzo, maestro di nuoto che già in passato le aveva fatto delle avance. Una giornata particolare, la prima di una lunga serie…… La sfrontatezza di quel giorno non procurò effetti diretti, nel senso che i maschi erano un pò spaventati, intimoriti da tanta sfacciataggine, in fondo era una collega rispettata da tutti. Però nel tempo gli effetti si fecero sentire, e non fu facile per lei tenere testa a questa situazione. Tornò a casa la sera. La presi appena entrata, le tirai su la gonna, le scostai il perizoma e me la scopai a pecorina, con una forza ed una energia che forse mai avevo avuto. Le diedi tanto cazzo quella sera, la prova del nove che stavamo facendo bene. Ma non finì li, la paura mi rimase, anche l’eccitazione, ed ogni mattina sbirciavo per vedere come si sarebbe vestita! Ed il tecnico del computer? cosa avrebbe fatto? quel giorno mi raccontò che era imbarazzato, ingessato, ma anche eccitato. Chissà che bella sega si sarà fatto ripensando alla troia che si era trovato davanti, a quelle tette che gli ballavano davanti al minimo movimento e quei capezzoli ...