Il convegno
Data: 28/01/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Manupervideo, Fonte: Annunci69
... significato.
Il convegno cominciava alle nove (che a Roma significa le 9,30) e avevamo ancora un bel po’ di tempo per prepararci alle performance che pensavamo di realizzare quella mattina, approfittando della confusione del convegno che invade gli ambienti normalmente tranquilli di un hotel frequentato, oltre che dai turisti facoltosi, solo da persone “per bene”!
Anche se mi era sembrato che lei avesse adocchiato un giovanissimo fusto di colore che lavorava alla portineria e stava portando delle valigie nel locale adibito ai bagagli degli ospiti in partenza.
Facemmo una rapida puntata al bar, affollato di convegnisti, dove lei veniva molto ammirata mentre io mi dovevo preoccupare di starle accanto continuamente per evitare tentativi di abbordaggio, e poi lei si diresse verso il locale delle toilette per signore per darsi una sistemata. Si fermò quasi dieci minuti e, quando ne uscì, era completamente trasformata: da donna di classe a femmina appariscente, una metamorfosi sulla metamorfosi! Aveva cambiato anche le calze e indossava un paio di sandali, la gonna sembrava che si fosse accorciata, non so come, e aveva appesantito il trucco. Intanto le hostess stavano invitando il pubblico a prendere posto e una di loro, molto bella, la scrutò con un’evidente ammirazione e con un’espressione maliziosa, come se avesse capito qualcosa, indicandoci due poltroncine libere nella sala che si stava riempiendo completamente. Ci toccò ascoltate, o far finta di ascoltare, la ...
... relazione introduttiva che, per fortuna, duro meno di un quarto d’ora.
Quando ci sembrò che potevamo alzarci senza dare nell’occhio, uscimmo dalla sala e ci mettemmo a gironzolare indisturbati per i locali dell’albergo. Indisturbati ma non certo inosservati, per cui ci andammo ad accomodare sulle poltrone sistemate in un ampio locale posto tra la hall e il bar. Lei tolse la giacca del tailleur appoggiandola sul bordo del divanetto su cui si era seduta e, naturalmente, le sue gambe svettarono dalla gonna stretta mostrando ampiamente l’attaccatura del reggicalze scarlatto.
Data la sua posizione, non ero il solo a poter vedere le sue cosce e ci accorgemmo subito che altri due signori che stavano conversando seduti in poltrona, non molto distanti da noi, le stavano ammirando con un certo imbarazzo. Cominciammo ad eccitarci e lei, casualmente, si scoprì ancora di più tanto che ora si poteva intravedere il bozzo che aveva tra le gambe e che spuntava dalle mutandine. Io non ero ancora molto eccitato perché, a parte la situazione intrigante, mi attizzo soprattutto quando guardano le donne, specie se molto giovani, e avrei preferito che, invece che due signori attempati, davanti a noi ci fosse quella hostess che avevamo incrociato poco prima.
Mi era sempre piaciuto mostrarmi davanti alle donne, e lo avevo fatto nelle situazioni più diverse e, spesso, pericolose: in treno, davanti a una scuola media, da una finestra, sia da solo che in compagnia di una donna sporcacciona come me che ...