Il presidente (part 1)
Data: 27/01/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio, Fonte: Annunci69
... Enrico, eh?”.
“Già… porc…!”. Lo stallone non fa in tempo a rispondere al presidente che ho già ingurgitato più di metà della sua asta, facendolo contrarre nuovamente. Lui mi stringe la testa tra le sue mani e mi impone la frequenza del pompino. Il mio capo si muove su e giù e dalla mia bocca esce una sgradevole pernacchia e un suono gutturale. Sbavo sulla verga e di tanto in tanto schiudo le labbra per prendere aria, ma lo stallone non smette di usarmi come un fleshlight.
La saliva sta aumentando e non riesco più a contenerla: la vomito sul pube villoso di Ramon e il presidente commenta: “Ma guarda come si bagna tutta la boccuccia di sta troia!”. Io gemo e stringo tra le dita la seduta del divano: resisto ma sono al limite. Tossisco e rigurgito altra bava. Stranamente la cosa inizia ad eccitarmi e la mia schiena si inarca ancora di più. Sento le mie chiappe schiudersi e la rosellina spingere in fuori.
“Wow! Che bel fiorellino!”, si complimenta Edo. Poi, d’improvviso lo stallone mi lascia andare. Io mi stacco dal suo arnese e ansimo con le lacrime agli occhi. Lui mi riprende la testa tra le mani e si china a baciarmi. La sua lingua scava nella mia bocca e quasi raggiunge la gola. Le sue labbra avvolgono le mie e sembra vogliano divorarmi. Questo stallone è tanto, in tutti i sensi. È così affamato e così eccitante da fare andare giù di testa chiunque.
Quando si stacca da me mi spinge di nuovo verso il suo bacino e mi ordina di ripulirglielo dalla mia bava. Allora ...
... io succhio le mie secrezioni viscide con avidità e asciugo ben bene le sue pudenda. Allora lui si alza in piedi, mi afferra per i capelli e mi sbatte in gola la minchia. Io tossisco: un principio di conato mi fa strabuzzare gli occhi. Con uno strattone mi libera il cavo orale giusto il tempo di farmi riprendere aria, e poi torna a riempirmelo. Stavolta però sono pronto: stringo lo stomaco e rilasso la gola, per evitare di vomitare. L’uccello oltrepassa la glottide senza trovare resistenza. Ramon sembra accorgersene, perché stavolta rimane più tempo a scoparmi le fauci.
“Così! Brava la troia! Hai capito finalmente che cosa devi fare! Sì… sei brava, cazzo!”. Sembra in estasi mentre, con una mano dietro la mia nuca, rallenta un po’ il ritmo del bacino ma sempre affondando per bene. Gode talmente tanto che il cazzo aumenta ancora di volume. Mi dilata le guance.
Edo se ne rende conto ed esclama: “Oh, sì! Vai così, Ramon! Slàbbrala tutta, sta puttana!”. Io mi aggrappo ai suoi glutei, stavolta non perché stia soffocando, ma perché ne voglio sempre di più. Ormai la mia gola è spalancata e potrebbe entrarci un treno merci. “Cazzo, ma sei sfondata!”, sbraita di nuovo il presidente.
Poi, Ramon arretra e mi priva della sua virilità. Io, ormai su di giri, mi lecco le labbra e mi ripulisco il mento con una mano, portandomi la bava alla bocca e succhiandomi voracemente le dita. Quindi mi porto le dita bagnate al petto e mi inumidisco i capezzoli, lanciando delle occhiate languide ai ...