La monta - terza parte
Data: 25/01/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: giustinos, Fonte: Annunci69
Ero li, nel piscio, circondato da quattro uomini appena conosciuti, che mi avevano usato come sborratoio.
Erano le quasi le 12:00, il campanello suona una seconda volta, il ragazzo che avevo soprannominato l’usciere, va ad aprire.
Provo ad alzarmi da quella pozzanghera.
“Dove cazzo vai?”
Dice uno dei tre rimasti premendomi il suo piede sul petto
“Non vuoi mostrargli subito quanto sei troia?”
Nel mentre entra dalla porta questo ragazzo altissimo, sui due metri, capelli a spazzola, mafrissimo e un po’ butterato in viso, occhi azzurri, ha un che di militaresco.
“Ci divertiamo qui?”
Esordisce così.
Di piedi porterà almeno un cinquanta, il sogno di un feticista come me.
Sono a terra, con quattro uomini nudi attorno a me, uno di loro mi tiene un piede sul petto. L’aria è satura di odore di maschio, l’odore che mi eccita più di ogni altra cosa. La mia erezione ne è la dimostrazione, in realtà tutti hanno il cazzo duro e se lo stanno menando.
Lo spilungone si avvicina, si accovaccia fra le mie gambe, allunga una mano e me la passa sul buco.
“Ti hanno fatto un bel lavoretto qui!”
Annuisco, eccitato!
Si alza di nuovo e si sfila la felpa contemporaneamente alle scarpe. Poi si abbassa i pantaloni assieme alle mutande, liberando il cazzo dalla morsa dei vestiti, è barzotto, bello! Non circonciso, ma la punta della cappella sbuca comunque dal prepuzio.
Si mette dritto e si massaggia il cazzo. Vorrei tanto assaggiarlo!
“Qualcuno lo tiene ...
... mentre lo scopo?”
Dice guardando gli altri
“Io sto andando!”
“Io pure!”
“Anche io, vado a pranzo!”
Si congedano tutti, tranne l’usciere!
Che ragazzo strano!
“Lo tengo io!”
Risponde.
“Benissimo!”
Risponde lo spilungone.
Tutti si spostano, compreso il ragazzo che mi stava trattenendo a terra con il suo piede. Così posso sollevarmi un po’ e appoggiarmi sui gomiti per guardarlo meglio.
“Rimani così!”
Dice e io non mi muovo.
I tre ragazzi salutano e se ne vanno.
“Ti piacciono i miei piedoni?”
“Mmm... si, molto!”
“Pure qui?”
Dice portando uno dei suoi piedi sopra le mie palle.
Lo guardo, in effetti mi eccita e annuisco.
Sulla sua faccia si disegna un ghigno malizioso e come se stesse premendo sull’accelleratore inizia a schiacciarmi le palle.
Inizio a gemere per il dolore e per il piacere.
“Posso?”
Una voce dal corridoio
“Mi hanno fatto entrare quei tre ragazzi!”
“Vieni, siamo di qua!”
Dice l’uscere
“Si sono nella casa giusta!”
Dice entrando e trovandomi nudo per terra con lo spilungone che mi schiaccia le palle col suo piedone mentre si sega e l’uscere che mi sta sorreggendo per le spalle.
Si spoglia in una frazione di secondo, ha già il cazzo duro.
Si mette sopra si me, con una gamba per lato del mio corpo, poi si inginocchia, ho il suo cazzo davati alla faccia. Anche questo è un bell’uccello.
Apro la bocca, nonostante il dolore alle palle. Lui scappella il suo cazzo sotto il mio naso, giusto ...