Accanto alla transilvania
Data: 21/01/2020,
Categorie:
Etero
Autore: pomponio, Fonte: Annunci69
... lui aveva sempre voglia e che spesso faceva da solo. A quel punto ho allungato la mano sul suo cazzo chiedendo se avesse voglia anche in quel momento e mi sono ritrovato in mano un cazzo durissimo e notevolmente “lievitato” da quando è a riposo. Mi dice che con un uomo non l’ha mai fatto ma non si tira indietro. Non faccio altro che scendere al livello del suo cazzo per affondarlo tutto in bocca. Il suo gemito mi ha fatto capire che tutto andava per il meglio e sono andato avanti passando la lingua in tutti i posti che conosco mentre lui si lasciava fare di tutto con grande piacere. Non è durata molto, forse aveva troppa voglia ed è venuto piuttosto velocemente non senza imbarazzo. Mentre ci fumavamo una sigaretta mi ha confessato che certe emozioni le provava per la prima volta e che gli erano molto piaciute, la puttana si limitava ad aprire le gambe e tutto finiva lì, mentre quei giochini non glieli aveva fatti mai nessuno. Finita la sigaretta, mi ha appoggiato l’uccello su un fianco dicendomi che era già pronto. A quel punto, l’imbarazzo era andato a farsi friggere e, nudi sul letto, ci siamo messi comodi per ricominciare con calma e senza inibizioni. L’ho messo a gambe aperte davanti a me e con la lingua sono partito dal buchino a salire fino alla punta dell’uccello mentre lui, ormai completamente sciolto, ansimava di piacere, a volte guidandomi la testa dove sentiva più piacere ad essere leccato, a volte stringendo tra le mani le lenzuola ed aprendo ancora di più ...
... le gambe. L’ho girato a pecorina sempre a gambe ben aperte leccando da dietro sia il buco che le palle e, nonostante la loro dimensione piuttosto consistente, riuscivo a prenderle tutte e due in bocca delicatamente e lentamente. Tra una posizione e l’altra, è arrivato il punto in cui mi ha sussurrato che non ce la faceva più e voleva venire. Anche io ero arrivato al culmine e, mentre sentivo tutto il suo schizzo in gola, sono arrivato in un mare di sborra.
Il giorno dopo sono andato in campagna con lui, cercando anche di aiutarlo nel suo lavoro, ma non ne ero all’altezza e lui sorrideva compiaciuto. In quella mattina ho avuto l’occasione di vederlo bene, in camera eravamo quasi al buio e non avevo avuto modo di apprezzarlo. Stesi sull’erba, accanto agli animali che brucavano, ci siamo messi nudi abbracciandoci e cominciando un nuovo round, me lo sono leccato in ogni dove fino a quando, contorcendosi, mi ha schizzato in bocca tutto il suo piacere. Un corpo esile ma teso, non troppo muscoloso e senza un filo di grasso, due glutei tondi, piccoli ma durissimi, spalle larghe e ben proporzionate, una discreta tartaruga e l’uccello veramente bello. Cresceva notevolmente da riposo a eretto, specialmente in diametro e mi sono sorpreso di come riuscivo a prenderlo con tanta facilità fino in fondo. Completamente glabro dalla vita alle spalle mentre le gambe erano ricoperte da una bella peluria, intorno all’uccello, un bel boschetto di peli lisci, quasi come gli orientali, il mio ...