La visita dalla dottoressa (parte prima)
Data: 17/01/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: Aiwendil, Fonte: xHamster
... pensieri.
-"Bene, metti due firme qui e un'altra qui", mi disse scuotendomi dai miei pensieri turbolenti.
Firmai e le chiesi per quale giorno mi sarei dovuto presentare e soprattutto che genere di controlli avrei dovuto fare.
-"Si, la lista dei controlli specialistici può leggerla qui", mi disse porgendomi un foglio piegato in due. "Mentre per l'appuntamento deve presentarsi il 16 settembre, alle ore 9,00. Ti raccomando, se ti è possibile, di presentarti con la vescica piena", mi disse con un sorrisetto un po' soddisfatto.
-"Perchè?" Le chiesi.
-"Farai alcune analisi ed è necessario tenersi la pipì per farli", mi rispose ridacchiando stavolta in maniera più smaliziata ed evidente. "Ma non preoccuparti, si tratta di poco. Non ti farai di certo la pipì addosso!" Replicò ridendo in maniera ancora più evidente.
Così mi guardò per qualche istante e sorridendomi mi chiese se era tutto chiaro.
-"Si", le risposi con uno sguardo un po' perso.
"-Bene, allora si guardi con calma gli esami del checkup al quale dovrà sottoporsi e si rilassi. Sai la dottoressa ci tiene ad avere pazienti rilassati e non tesi...e soprattutto con la vescica piena ahahah..." Stavolta la risata fu liberatoria e quasi arcigna.
-"Bene", le dissi fissandola con uno sguardo che ancor oggi credo di aver ben inquadrato nella mente.
Salutai e feci strada verso casa. Ero come stordito, tramortito. Troppe emozioni in movimento. Mi risuonavano nella mente, come campane echeggianti a ...
... distanza, alcuni scampoli di quelle parole: "...la dottoressa ci tiene ad avere pazienti rilassati...", "...la vescica piena..."
Rivissi emozioni del tutto simili a quelle vissute durante l'infanzia, quando il mio pisellino era ancora glabro e non sviluppato, ma assai più forti ed intense. Tremavo. Pensavo alle vecchie scene, ed al contempo alla squallida visita della scuola, rimpinguata di aspettative ma conclusasi con un nulla di piacevole in fatto di emozioni. Insomma emozioni contrastanti, come quando il fanciullino in carne ed ossa ero effettivamente io! Adesso dovevo soltanto aspettare. Nel far strada ripensai subito a quel foglio e, per un attimo, pensai di leggerlo li, fuori per strada mentre avanzavo a grandi passi. Non lo feci: volevo godermi con la dovuta calma ogni scena fantasiosa che sarebbe derivata dalla mia lettura. Mi baluginò ancora una volta nella mente qualche idea di aprire li quel maledetto foglio ma, affrettando il passo e passando e ripassando quel fatidico foglio da una mano all'altra per non sudarlo troppo, fui abbastanza forte da non cedere. Arrivai davanti l'uscio di casa, infilai la chiave nel cilindro, diedi le classiche quattro mandate e aprendo la porta buttai di gran fretta per terra il borsello ed il mazzo di chiavi, tirandomi così la porta alla meno peggio. Ora potevo aprire quel foglio. Mi sedetti sulla mia poltrona e iniziai a leggere. Quell'elenco non era molto dettagliato e si limitava a citare le branche specialistiche rispondenti al tipo ...