Storia di Marta ed Irene 2
Data: 16/01/2020,
Categorie:
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu
... masturbò, mi fece venire. Lo raccontai ad Irene e lei ebbe voglia di farselo fare anche lei. – Stavamo nel deposito del grano, lei mi guardava con intesità ed io capii. Andai dietro un cumulo di sacchi e mi tolsi le mutandine. Poi lei mi raggiunse, mi carezzava la fica sul vestito ed io le allargavo le cosce; sentì che sotto ero nuda, si sedette su un sacco e mi disse di sedermi in braccio a lei; mi masturbava e mi chiavava con lee dita, due, insieme e mi fece venire. Lo raccontai a Marta quella sera, dormivamo insieme nella stessa stanza, e lei si eccitava e si toccava. Allora le andai vicina e glielo feci io e lei voleva farmelo insieme. Diventammo complici, io volevo il dito di Marta dentro mentre mi masturbavo e lei voleva il mio e che la masturbassi io. Fu quella donna che ci disse: – La lingua può dare più piacere del cazzo. Ve lo devo fare provare, a tutte e due. Profittammo del fatto che eravamo sole e lei era rimasta in cascina con noi ed andammo al granaio. Volle farlo prima a Marta d a me piaceva vedere come lei le teneva le cosce aperte e le leccava la fica. Mi piaceva talmente che baciai Marta in bocca. – Poi tocco ad Irene. Quella donna con la lingua era instancabile, ma ad Irene lo faceva lentamente. E mi disse: succhiale i capezzoli così gode di più. Irene si alzò la maglietta ed io glieli succhiai, mi piaceva farla godere. E mi sentii contenta quando Irene ebbe le sue contrazioni dell’orgasmo. La nostra stanza stava al primo piano, le altre al pianterreno ...
... come le vedi qui. La sera ci chiudemmo dentro e Irene disse; facciamocelo noi due, Marta, non ci serve più lei, possiamo farlo quando vogliamo. – Smettemmo quando io mi fidanzai – disse Irene – con quello stronzo. Ma a me ed a Marta rimase la nostalgia, ci piaceva molto farcelo. -E perché non lo fate di nuovo, Irene. Io non ho niente contro il fatto che due donne giochino con i loro corpi. – Vale, tu sei un tesoro, sei tu l’uomo che vogliamo, così disponibile ad ogni nostro capriccio. Se non sposavi Marta , ti avrei sposato io e sarebbe stata la stessa cosa. Noi tre siamo destinati a vivere insieme. Hai sonno. – No. Ho ancora voglia ma mi sento stanco. – Dai, Vale, ti aiutiamo noi a venire di nuovo. Ci sono cose che dobbiamo insegnarti. Sentii la bocca umida id Marta sul mio petto, che cominciò a succhiare il capezzolo e la carne intorno.E poi anche quella di Irene sull’altro capezzolo. Era una sensazione nuova e molto eccitante. Irene cominciò a tringere un poì i denti intorno al capezzolo, Mordicchiava un poco e poi tornava a succhiare. Anche Marta aveva cominciato a farmelo e mi stava venendo un cazzo durissimo, anche perché , mentre lo facevano, Irene mi carezzava le cosce fino agli inguini e Marta teneva in mano i miei testicoli e li faceva muovere sotto le dita. – Marta, che bello ! Lui è già pronto, ora è tuo, voglio vedervi. Però voglio prima un bacio in bocca. La prossima volta mi devi prendere tutta, non solo la fica. Voglio farmelo fare da te nel culetto. – Vieni tra ...