1. Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 8


    Data: 16/01/2020, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Incesti Autoerotismo Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... corpi fino a giungere alla sua fica, era completamente liscia, lei divaricò un po’ le gambe agevolando la mia mano, le sue grandi labbra erano impercettibili, ma appena riuscii a spingere di più la mano e a poter toccare meglio l’intimità di Silvì trovai che la sua fica era schiusa e completamente bagnata, bastarono poche carezze per bagnarmi non solo le dita ma anche la mano. Continuavo ad accarezzarla mentre lei continuava ad accarezzare me, le sue mani scivolavano sul mio corpo esplorando ogni centimetro, prese la mano con la quale le accarezzavo la fica e me la portò sul seno. Stringeva la mia mano carica dei suoi umori sul mio seno, quando lasciò la mia mano il seno era luccicante dei suoi umori, il profumo che ne scaturiva era divino, non avevo mai sentito il profumo di un’altra donna, quel profumo mi entrava dalle narici e mi riempiva la testa ero estasiata mi persi nel mio riflesso seguendo le dolci premure di mia sorella. Silvì si appoggio sulla mia spalla e mi disse:” guardati” …” Senti le mie carezze?” con la testa feci un cenno di assenso “hai un corpo stupendo” io arrossii “è vero ...
    ... sei fantastica” strusciai il mio viso vicino al suo “sei tutta bagnata” alzò per un attimo la mano che mi teneva nella fica per farmi vedere com’era bagnata che subito riportò giù. Mi guardava fissa riflessa nello specchio e mi sussurrava all’orecchio, poi levò la mano dalla fica la infilò tra i nostri corpi la fece passare tra le mie natiche e giunse nuovamente alla mia fica poi mi sussurrò:” così puoi vedere le mie dita nella tua fica” La parola fica sussurrata da mia sorella mi procurò una scarica elettrica, non ce la feci più le mie ginocchia si piegarono, poggiai le mani sul lavandino per mantenermi tremavo mi mordevo le labbra per non urlare, mentre lei si piegava dietro di me per seguire la mia posizione e continuare a torturare la mia fica. Appena finito l’orgasmo lei con forza mi girò e mi baciò, mi strinse a sé e mi disse:” sei la cosa più bella che mi sia mai successa”. Lei andò via dal bagno io mi sedetti per terra vicino la doccia, poi lentamente mi ripresi decisi di non lavare il suo profumo dal mio seno, mi misi il costume ed uscii, trovai Matteo e Silvì che facevano colazione. 
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