VILLAGGIO VACANZE
Data: 27/03/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu
... troiaggine: mi girai di lei verso di lei e infilate le mani sotto la t shirt che indossava iniziai a manipolarle le tettone: in fin dei conto quella era una cosa che il monco non perdeva certo tempo a fare, mentre io sapevo che a lei piaceva farsi manipolare anche un po’ rudemente, dopo un po’ che gliele impastavo passai a tormentarle i capezzoli, che si erano induriti per bene, tirandoglieli e torcendoli, e mentre lei emetteva deboli lamenti di piacere, spostai la mano destra tra le sue cosce e presi a sgrillettarle il clitoride con l’indice e il medio, mentre le infilavo nella figa il pollice: ovviamente la sensazione era di avere molto spazio a disposizione, ma in quella posizione le pareti erano ben ravvicinate e quindi qualcosa si sentiva,dopo un po’ di questo trattamento Franca cominciava ad ansimare, ne approfittai per darle una leggera spinta, facendola finire a pancia in giù sempre continuando a ravanarle la figa, adesso occupata da tre dita, mentre avevo il pollice lo appoggiai sul buco del culo,così mentre lei si godeva il trattamento davanti io iniziai anche quello di dietro: al primo istante la sentii irrigidirsi, ma in fin dei conti un dito appena dentro nel culo non era ‘sta terribile profanazione, per cui mi lasciò fare, ma quando tirai fuori il pollice per sostituirlo con indice e medio Franca se ne uscì con un “No, dai…”a mio parere molto poco convinto, per cui continuai a lavorarle dentro al culo per almeno cinque minuti, finchè non la sentii ...
... rilassarsi , a quel punto non aveva scampo: mi inginocchiai dietro di lei, le feci passare un cuscino sotto la pancia per rialzarle le chiappe, presi una manata di crema solare e le puntai il cazzo duro sul buchetto che avevo lavorato con tanta pazienza: mia moglie cercò un’estrema difesa, ma sapeva di non avere scampo, e mentre affondavo inesorabilmente nel suo intestino mi presi anche il gusto di sibilarle in un orecchio: “Con la figa che ti ritrovi non sento più niente, ma qua dietro sì che ti sento, e tu lo senti?” Mia moglie era troppo occupata a stringere il lenzuolo tra i denti per rispondermi a tono, ma con il suo silenzio riguardo alle dimensioni della figa mi autorizzava ad utilizzare il suo culo come adeguato risarcimento. Com’era prevedibile non resistetti a lungo, dopo una decina di spinte mi sentii travolgere da una sensazione mista di piacere e di potere che doveva essere quello che anche Gerardo provava quando adoperava mia moglie col suo moncone, il cazzo mi si gonfiò allo spasimo, Franca emise un grido rauco, inarcando la schiena, il che mi permise in primo luogo di arpionarle le tettone e stringerle come mai avevo fatto prima, e poi di venire inondandole il retto con quel fiume di sborra che da quando avevo visto Franca all’opera con Gerardo quella mattina, aveva cominciato a formarmisi nei coglioni. Dopo questo exploit caddi lungo disteso sul letto, mentre Franca correva in bagno a lavarsi, ma era chiaro che la mia mossa non l’aveva colta impreparata, perché, a ...