1. I primi passi di una golosa 01 gli zii adorati


    Data: 27/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69

    Narrazione romanzata delle confidenze di una mia ex. Ho cambiato nomi ed ambienti ma nella sostanza riporto l’inizio delle avventure sessuali di una bella porcella....che conobbi 40enne durante uno Spermaparty.
    
    Antonella, alta e snella. Così mi chiamava Zia Morena, fin da piccola. Longilinea, capelli castani lisci, una seconda con seno a punta. Figlia unica, i miei sempre impegnati nella loro attività commerciale, debbo ringraziare zia per tante tante cose. La moglie di zio Carlo, il fratello di mia madre, era una donna sempre allegra, gioviale, disponibile ed anche una bella donna, con “tutte le cose al punto giusto”, come si dice. Le invidiavo molto le tettone burrose e morbide al contrario delle mie piccoline. Ma fu lei a farmele amare. Dolce, delicata ed astuta, come in tutto quello che faceva. Abitavamo in un paese dormitorio alla periferia di una grande città. Ringraziai per questo perché potei crescere giocando nei campi e facendomi tante amicizie. Fin da piccola ero solita aiutare la zia Morena nel tenere i Bimbi. Non i suoi, ma per una vocazione non esaudita teneva una specie di asilo a casa sua. Sempre un via vai di gente. Spesso dormivo da loro, era la mia seconda famiglia, abitavamo a poche centinaia di metri, loro avevano una casa indipendente con giardino. Mi piaceva anche la cucina di zia, piena di sapori al contrario di quella dei miei piuttosto sciapa. Ecco, a me piaceva assaggiare cose nuove, mi piacevano i sapori forti e decisi. Questo non è un’aspetto ...
    ... da sottovalutare, durante il racconto è un particolare da non dimenticare.
    
    Nel crescere mi confidavo con zia piuttosto che con mia madre, assente in tutto. Fu con lei che un giorno, in pena per il primo bacio da dare al fidanzatino, accostai le labbra di un altra persona.
    
    Mi spiegò e poi mi fece fare pratica direttamente con lei. Prima le labbra, poi la lingua. Giocare con quelle morbide labbra per poi sentire quella lingua che entrava e mulinava fu un gioco che ci appassionò per un intero pomeriggio. Non fu per nulla imbarazzante. La zia Morena sapeva sempre come metterti a tuo agio. Devo dire che provai molto più turbamento per il bacio saffico di zia che per quello effettivo del fidanzatino imbranato. In ogni caso continuai a “prendere lezioni” da Zia Morena
    
    La vita comunque scorreva normalmente con i soliti ritmi.
    
    Alcune notti dagli zii sentivo distintamente i rumori, le grida soffocate, alcune parole che venivano dalla loro stanza. Ovviamente sapevo, teoricamente, cosa stesse succedendo. Avevo visto più volte video su internet ed avevo già una certa idea della cosa. Rintanavo le dita sotto le mutandine e mi sfogavo come potevo.
    
    Un mattino di un certo giorno, prima di uscire per la scuola, entrai nel bagno degli zii per prendere dei trucchi che zia mi lasciava a disposizione. Entrai e mi accorsi che zio Carlo era sotto la doccia. Ma, per la conformazione della doccia con il vetro smerigliato e del bagno, lui non poteva vedermi. Per la prima volta vidi il suo ...
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