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Non vengo a letto con te, ma tu... seconda parte
Data: 10/01/2020, Categorie: Lesbo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... ingresso. - Ostia, – dissi staccandomi da lei. – Chi sarà? - Aspetti qualcuno? - No. La domenica di solito non ci sono mai… Rimani in camera che vado a vedere dallo spioncino. Andai alla porta e guardai con attenzione. Ostia…! Chi lo avrebbe mai immaginato? Mi sistemai l’accappatoio e aprii la porta. - Ti avevo detto di continuare a chiedermelo! – Disse Debora facendosi strada nel mio appartamento. Ero rimasto di sasso. Chiusi la porta e la seguii. - Debora… Proprio non ti aspettavo…! - Uomo di poca fede. Iniziò a spogliarsi e a precedermi in camera da letto. - Debora, ferma… Io… lei… noi… Beh, entrò in camera da letto dove c’era già Rita. Rita era sempre nuda, convinta che io non avrei aperto la porta a nessuno e imbarazzata si coprì col braccio i seni e con la mano il pube. - Debora! – Esclamò poi, rilassandosi e mettendo le mani ai fianchi. – Ancora tu? - Rita? – Esclamò lei. – Questa proprio non me l’aspettavo. - Neanche io… – Intervenni. Loro due si guardarono indecise se essere imbarazzate, incazzate o felici. Poi mi accorsi dallo sguardo che le due se la intendevano di nuovo e allora mi avvicinai a Debora. Nude si sentivano più a loro agio e si avvicinarono guardandosi con piacere, però stavolta decisi di prendere in mano la situazione. Mi sfilai l’accappatoio e lo lasciai cadere in terra, mi avvicinai e mi misi in mezzo. Loro, sempre guardandosi, si appoggiarono a me, nude. Si godevano il contatto con il mio ...
... culo l’una e con il mio cazzo l’altra. - Ragazze – promisi, – stavolta vi faccio un culo così. Non risposero e allora le feci inginocchiare, in modo che una mi mettesse il naso tra le natiche e l’altra il viso sull’uccello. Collaborarono, non so se per dovere o per piacere, ma mi piacque molto. Poi le feci alzare e salire sul letto. - Al lavoro! – Dissi battendo le mani. Salii anche io sul letto prima che si mettessero a giocare fra di loro. Mi misi in mezzo e loro si appoggiarono a me. Mi fecero girare pancia in su e vennero ad appoggiarsi a me. - Vuoi qualcosa di preciso? – Domandò Debora. - Tutto! – Risposi. E mi lasciai andare. Ma loro non fecero nulla. - Va bene, – dissi allora sollevandomi. – Raccontatemi che cosa vi piacerebbe fare con me. - Posso essere sincera? – Domandò inaspettatamente Rita. - Beh – risposi, – se non possiamo esserlo in questi casi… - A me piace… A me piacerebbe leccarle la figa mentre la inculi. - Wow! – Esclamai. – Cosa devo sentire! - E a me piacerebbe essere leccata da lei mentre mi inculi. – Aggiunse Debora. - Ostia, che bello! – Esclamai, con l’uccello che esprimeva soddisfazione. - Allora propongo questo. – Disse Rita a Debora. – Matteo incula prima me e tu me la lecchi, poi Matteo incula te e te la lecco io. - Niente male! – Esclamò Debora. – È il mio sogno. - E come cazzo pensate che si possa fare tecnicamente? – Domandai incredulo. - Mi inculi tenendomi pancia in su come se mi ...