1. Musical


    Data: 08/01/2020, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... ci stavamo esplorando l'un l'altro. Sentire il suo pene nella mia mano era indescrivibile, ma avere lui che teneva il mio… beh, io penso che sappiate quello che si sente.
    
    Davide fu il primo a fare il viaggio “verso sud”, la sua bocca andò al mio uccello ed era elettrizzante. Dopo forse un minuto desiderai di sperimentare la stessa cosa, così lo feci girare e presi il suo uccello in bocca. Eravamo sdraiati fianco a fianco, uno con l’uccello duro dell’altro in bocca, le mani che sentivano il corpo dell’altro. Lo facevamo lentamente… come volevamo.
    
    All'improvviso Davide fece rotolare il suo corpo sul mio senza rilasciare mai la presa delle sue labbra sul mio cazzo. Allargò le gambe e posizionò le ginocchia vicino alle mie spalle. Cominciò un movimento a cavatappi con la bocca, su e giù sulla mia durezza, allo stesso tempo pompava il suo uccello dentro e fuori di me, le sue palle massicce che picchiavano sul mio naso ad ogni spinta discendente. Il suo odore virile mi stava inebriando. Ero al punto di non ritorno.
    
    “Davide,” gridai. “Dio, Davide!” tolsi il cazzo dalla sua bocca ed esplosi. Il mio sperma venne sparato fuori come da un cannone. Continuai la presa sul suo uccello e glielo menai. “Vengo, Capo!” gridò. Tirai il suo pene al mio torace e presto i miei peli furono coperti dal suo sperma caldo.
    
    Quando finimmo Davide si voltò per sdraiarsi vicino a me. Con le dita mescolò insieme i nostri carichi sul mio stomaco. Mise la bocca vicino al mio orecchio e ...
    ... disse: “Capo, non so, ma l’ho sentito salire dalle dita dei piedi.” Lo guardai, c’erano delle piccole lacrime agli angoli dei miei occhi. “Cosa c’è che non va, Capo?”
    
    “E’ la cosa più incredibile che abbia mai sentito.”
    
    Davide sorrise. “Figo! Ho la sensazione che non sarà l'ultima volta.” Rimanemmo accoccolati godendo degli ultimi bagliori del godimento. Il suo corpo muscoloso era coperto da una lucentezza satinata di sudore. Dopo cinque minuti suggerii di fare una doccia. Anche questa sarebbe stata un'esperienza nuova per me. (Imparai più tardi che Davide era vergine come me.)
    
    Eravamo sotto gli spruzzi d’acqua, le nostre fronti si toccavano, le nostre mani ci carezzavano, il vapore aumentava e turbinava intorno a noi. Mi sentivo come se tutto andasse al rallentatore, come la scena della doccia in “Midnight express,” solo che questa volta nessuno rifiutava l'altro. Avevo piacere che la mia prima volta fosse una tale liberazione erotica e, sì, romantica. Ci insaponammo l'un l'altro i corpi, io lasciai che le mie mani cominciassero a muoversi dalle sue larghe spalle, giù alla schiena e poi afferrai le belle natiche. Lo sentii copiare le mie azioni e quando giunse al culo fece scivolare una mano nella fessura… e continuò a farlo. Mi stupii che non mi ritirassi, anche quando lui usò un dito per pungolare il mio orifizio. Lui non forzò, esplorò.
    
    “Dove…” riuscii ad ansare: “l’hai imparato?”
    
    Anche Davide era senza fiato. “Capo, non l’ho mai fatto prima. Tu sei il mio ...
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