1. Mia moglie Monica – Serata a Kos – 2a parte


    Data: 08/01/2020, Categorie: Cuckold Etero Tradimenti Autore: Nebulus_Drake, Fonte: RaccontiMilu

    ... che tra fantasticare e vedere la realtà è ben diverso, perché la fantasia la si modella perfettamente ai propri gusti o desideri, ma invece la realtà può avere aspetti o dettagli che potrebbero sconvolgere negativamente le proprie aspettative. Feci queste riflessioni nei pochi istanti che le furono necessari a percorrere i pochi metri che la separavano dalla porta, sulla quale aveva appena congedato il ragazzo, e la terrazza. Era ancora più splendida che mai. Camminava con la grazia e la regalità di una Dea, bellissima nella sua totale nudità, con solo i sandaletti che portavano la sua statura a 1,85. Non volli che dovesse sopportare più a lungo il dubbio su come mi sentissi, par cui mi alzai dalla poltroncina e feci qualche passo verso di lei. Ci incontrammo: i suoi occhi proiettavano verso di me tutta la sua dolcezza, il suo amore a la sua speranza di essermi piaciuta. Non mi fu assolutamente difficile proiettare verso di lei la stessa dolcezza, lo stesso amore e la rassicurazione che la amavo, ammiravo e desideravo più di prima. Ci abbracciammo e ci baciammo a lungo. Le nostre menti si fusero come avviene sempre quando facciamo l’amore. Sentivo il suo corpo caldo aderire al mio e per lunghi istanti mi dimenticai perfino che aveva appena fatto sesso con un altro uomo, che l’aveva fatta godere e che lei aveva fatto godere lui. Quando ci fummo ripresi da questo turbine di emozioni ci guardammo nuovamente. Lei, ora rassicurata, aveva un sorriso smagliante e gli occhi le ...
    ... brillavano. Mi chiese se volevo bere qualcosa. Mentre prendevo un paio di acqua tonica dal frigo-bar, lei andò in bagno a fare pipì e a darsi una rinfrescata. Io la attesi in piedi al centro della stanza con i bicchieri in mano. Volevo che fosse lei a decidere se metterci nel letto o se sederci in terrazza. Uscì dal bagno, prese il bicchiere e sorseggiò la bibita. Quindi lo posò e si diresse verso l’armadio. Aprì un cassetto da dove estrasse il costumino da bagno turchese che le avevo regalato prima della partenza. La osservai con sguardo interrogativo, lei si infilò anche un miniabito e mi disse: “Ti andrebbe di fare un bagno in piscina?” Risposi entusiasticamente: la sua fantasia e la sua malizia avevano sicuramente escogitato qualcosa. Mentre lei usciva dalla camera saltellando eccitata all’idea del bagno in piscina, io recuperavo un paio di asciugamani e la chiave della stanza. Percorremmo lo stesso tragitto che, circa due ore prima, avevamo percorso in senso inverso, però lei era per mano ad un altro e da lì a pochi minuti sarebbe stata tra le sue braccia e impalata sul suo pisello. Mentre rivedevo queste immagini indelebili, Monica camminava abbracciata a me con aria beata. Erano quasi le 4 del mattino, in giro non c’era anima viva e regnava il silenzio più totale. I giardini e le piscine rimanevano illuminati tutta la notte. L’aria era calda e tutto l’insieme era da favola. Arrivammo alle piscine e lei scelse quella più piccola che era un po’ più defilata rispetto alle ...