La trasformazione
Data: 07/01/2020,
Categorie:
Trans
Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69
... abbracciandomi con forza. «Finalmente ci vediamo. Non ci speravo più, sai?»
«Invece eccomi qui. Sei bellissima.»
«Grazie» rispose lei ridendo, «ma di sicuro lo dici perché la fame ti ha alterato la vista. Ti porto a mangiare in una trattoria che è la fine del mondo.»
Era un ciclone: esuberante, simpatica e con la battuta sempre pronta. Durante il pranzo sostenne lei la maggior parte della conversazione in modo del tutto naturale. Il ristorante si rivelò anche migliore della descrizione che ne aveva fatto mentre raggiungevano il posto. Al momento del caffè mi guardò sorniona e mi disse che al piano di sopra c’erano delle camere e che ne aveva presa una per noi.
Cominciammo a spogliarci ancora prima di raggiungere la stanza, e una volta dentro ci ritrovammo nudi in pochi secondi.
Il seno era spettacolare, sodo nonostante la misura extra, con capezzoli durissimi e scuri che cominciai a succhiare immediatamente.
Federica prese a mugolare e a mordersi le labbra, mentre cercavo di arrivare all’interno umido della sua fica. Era fradicia e le dita scivolarono dentro senza sforzo, strappandole un gemito.
Volevo sentirne l’odore, il sapore, e mi tuffai tra le cosce tornite cominciando a leccare con frenesia.
Federica si dimenava e mugolava senza sosta, stimolata dalla mia lingua.
«Voglio sentire anch’io il tuo sapore» disse ad un tratto. Si girò di 180º e prese in bocca il cazzo quasi per intero, pompando lentamente su e giù e facendo colare rivoli ...
... di saliva lungo l’asta dura come il ferro.
Era meglio di quanto avessi mai immaginato. Ma stavo per avere una sorpresa. Federica smise di succhiarmi il cazzo e prese a leccare le palle. Dopo averle prese in bocca una alla volta e averle insalivate per bene si fermò e mi sorrise.
«Mettiti supino» disse, in modo piuttosto perentorio.
Obbedii senza discutere, incuriosito e sorpreso per quell’improvviso cambio di tono. Sentii un brivido corrermi giù per la schiena.
Federica cominciò a leccare partendo dalle spalle per poi scendere fino ai glutei. La lasciai fare, finché sentii la sua lingua carezzare lo sfintere.
«Sai che hai un bel culo?» si complimentò, interrompendo per un attimo il rimming. «Sodo, tondo e liscio. Sembra quello di una donna. È meglio del mio.»
«Smettila» risposi, tra il divertito e l’imbarazzato.
«No che non la smetto. Non mi sono mai piaciuti gli uomini troppo virili, quelli tutti pelosi» affermò passando nuovamente la lingua sullo sfintere, «tu invece sei proprio il mio tipo, senza barba, liscio, magro e un po’ effeminato. Scommetto che se ti infilo un dito dentro ti piace.»
Non finì neanche di dirlo che mi ritrovai con il suo indice infilato nel culo, sensazione tutt’altro che spiacevole.
«Ehi» protestai. «Che fai? Smettila!»
«Ti piace, non negarlo, troia. Ora sentiamo come reagisci con due.»
Al secondo dito non riuscii a trattenermi dal mugolare a mia volta, dandole ragione su tutta la linea.
«Vedi che ti piace, ...