La prima volta con paola
Data: 06/01/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Curiosone72, Fonte: Annunci69
La avevo conosciuta due settimane prima: era un travestito, si chiamava Paola ed il suo “posto” era fuori Mestre, dopo il cavalcavia del terraglio. Non stava in piedi a bordo strada, ma seduta dentro il suo passat grigio, forse proprio questa cosa la rendeva più affascinante, o meglio più desiderabile.
Ma mettiamo le cose in ordine.
Parliamo di un bel po’ di tempo fa, a metà degli anni novanta. I sabato sera erano decisamente noiosi: sempre le solite serate, sempre i soliti posti e le solite persone; io arrivata l’ora di tornare a casa avevo preso l’abitudine di salutare tutti, prendere la macchina e girare per almeno un’altra oretta, così, senza meta. Gira e rigira finivo sempre a fare il tour delle signorine a Marghera, Mestre o Padova, mi piaceva guardarle, farmi chiamare, mi eccitava da morire, ma onestamente non avevo il coraggio di abbordarne nessuna, forse per vergogna, forse per orgoglio.
Quella prima volta, come dicevo, vedo il passat parcheggiato su di una piazzola ai piedi del cavalcavia con dentro una bionda: istintivamente rallento, faccio inversione e mi porto a fianco, la vedo e la saluto, rendendomi subito conto che si tratta di un uomo. Non un trans, proprio un uomo con la parrucca! Faccio per scusarmi, e prima di riuscire a ripartire mi dice; “Dai, non vuoi salire, non vuoi sentire il mambo, è qui per te…”
Farfuglio qualcosa e riparto, sono decisamente agitato, e la cosa un pochino mi sorprende. Accendo una sigaretta (Sì, fumo) per calmarmi, ...
... ma il cuore comincia a battere forte; mi viene in testa l’immagine del suo cazzo, il suo cazzo tra le mie mani, il suo cazzo davanti alla mia bocca, e così di colpo mi ritrovo con il mio ,di cazzo, durissimo. Accosto, cerco di pensare “Ma dai!, non lo vedi che è un uomo”, ma niente, il bastone non ne vuole sapere, pareva dovesse esplodere dentro i jeans. C’è poco da fare, giro l’auto e torno lì.
Io sono emozionatissimo, cerco di non venirmi nelle mutande, lei mi vede e mi fa un sorrisino furbetto. Ci risalutiamo: “Ah, ci hai ripensato, bene bene sali su con me”. Non avevo ancora mai preso un cazzo in mano né tantomeno in bocca, mi sentivo eccitato da morire e allo stesso tempo vergognato, ma anche attirato da una calamita verso il suo sportello che aveva aperto per farmi salire. Salgo in auto, ci presentiamo, sistemiamo la questione economica, e lei inizia a toccarmi il pacco, Come lo sente di marmo allarga il sorrisetto e mi dice “Meno male che facevi il ritroso, ho capito che sei una bella troietta!”, così a questo punto metto in chiaro le cose.
“Non sono mai stato con una che ha il cazzo”
“Non ci credo”
“Credici, è vero”
“Ma va, dici la verità?”
Così le racconto della mia unica esperienza anni prima con un adulto che mi aveva succhiato e bevuto la sborra, lei a sentire le mie parole sembra proprio intrigata, si alza un po’ sul sedile così da tirar fuori il suo arnese: “Vuoi vederlo, il mambo ?”. Ed eccolo qui, il mio primo cazzo, che visione… Di belle ...