Veronica
Data: 28/12/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69
... indietro al suo ritmo e desiderio. Ha un sapore strano. Ma non importa. Non importa perché non deve fare niente. È finalmente desiderata.
Finalmente qualcuno la desidera come donna, finalmente qualcuno vuole possederla. Per la prima volta il suo corpo non si sente estraneo. È caldo, morbido e pronto. Ora non è lui che la spinge avanti, ma lei che si muove di sua spontanea volontà. È una sensazione del tutto liberatoria. Lo sente contrarsi e indurirsi e si sente orgogliosa. Sente di poter fare quello che reclama, di offrirsi ed essere accettata. Vuole che continui. Ne è certa quanto è certo che lo vuole pure lei.
Afferra il suo uccello, tocca l’asta fino a risalire sulla cappella, la accarezza, osa di più e lo lascia uscire definitivamente dai pantaloni. Lo guarda per qualche istante, dritto e fiero che si staglia nella debole luce rivolta al sudicio asfalto. Le piace, si eccita ancora e pensa solo a quanto vorrebbe averlo subito dentro, ma si trattiene e si china su di lui, iniziando a fargli un pompino decisamente convulso.
Il losco figuro non se lo aspetta, crede, perché il suo corpo emette un sussulto e si lascia scappare un piccolo verso di godimento. La diverte il fatto di averlo sorpreso. Lavora il suo pene con la lingua senza risparmiarsi, vuole sfoderare una delle doti assopiti, o almeno è quello che lei vuole credere.
A conferma di ciò, bastano pochi minuti per sentire i primi segnali del suo piacere trattenuto e lei, che ha scoperto di possedere ...
... il talento naturale, aumenta il ritmo, vuole fargli capire che non può resisterle.
Allarga leggermente le gambe e lascia che la mano scivoli di nuovo. Questa volta è diverso. Questa volta non è frustrante. Questa volta può sentire la sua stessa mano come supplemento al cazzo nella sua bocca e la eccita ancora di più. Si tocca ancora e ancora. Vede che gli piace. Quel perfetto estraneo, arranca giù per la sua gola con sfacciata irruenza. L'effetto sonoro dei conati di vomito, per costui, viene percepito come musica per le orecchie.
Lei incassa gli affondi e allontana l'impensabile dalla mente.
Per la prima volta ha un cazzo in bocca, vomitare non è contemplato.
Dunque, non oppone resistenza e attende l'esito scontato.
Eccolo. Lo sperma esplode in bocca e scende in gola. Ha un sapore dolciastro, proprio come lo immaginava. È fatta. Ne ha preso una notevole quantità.
Cancella le tracce residue dal mento e torna a respirare.
Al diavolo l'apnea di poc'anzi, in quel momento di pura euforia si alza, si gira e sbatte le mani sul muro. Gli rivolge il suo sguardo accaldato e posseduto dalla voglia. Il messaggio viene prontamente recepito.
Alza la gonna. Nel momento in cui la penetra un'onda violenta sale lungo la schiena e le fa girare la testa. Le sue mani si indeboliscono ma non importa. Ora la sta tenendo, spingendola contro il muro, le sue mani che armeggiano con i seni. Si sente come un guanto sopra il suo cazzo e si abbassa per sentirlo ancora più a ...