1. Colto sul fatto – Parte Seconda


    Data: 25/03/2018, Categorie: Erotici Racconti, Autoerotismo Autore: Claudio78, Fonte: RaccontiMilu

    ... situazione l’aveva coinvolta quanto speravo. Il silenzio tra noi era rotto solo dal sottofondo dell’ultimo video trasmesso dal cellulare alla televisione ma molto di più dal rumore dello scappellamento del mio glande ormai bagnato. Con un gesto le sollevai il reggiseno e lei mi aiutò a toglierlo senza slacciarlo. La visione di un bel paio di tette circa di terza misura con delle grandi areole mi eccitò, se possibile, ancora di più. Soprattutto perché da quelle areole si ergevano dei capezzoli duri che non tardai ad assaporare. Appena iniziai a toccarli con la lingua e succhiarli lei emise un paio di gemiti, mollò il mio cazzo e mise entrambe le mani sulla mia nuca. Non mi dispiaceva che avesse smesso di segarmi, non volevo venire, non in quel momento. Evidentemente lei apprezzava molto la mia attenzione verso i suoi capezzoli e per esserne certo le infilai una mano tra le gambe, dentro i fuseaux. Non fui sorpreso di trovarla bagnata. Mi regalai ancora qualche secondo di paradiso tra quei capezzoli, poi mi inginocchiai e mentre mi abbassavo portavo con me verso il pavimento i suoi pantaloncini e le sue mutandine. Adesso eravamo entrambi nudi ed eravamo entrambi parte dello stesso gioco. Avvicinai la bocca tra le sue gambe, che lei aprì per facilitarmi l’accesso. Ogni colpo di lingua corrispondeva ad un suo gemito ed io cercavo di darle un ritmo che non le lasciasse tregua. Quando si lasciò sfuggire un paio di “Sì!!” ed iniziò a tremare con il ventre le lasciai godersi ...
    ... tutto il suo orgasmo e poi, senza chiederle nulla, la feci voltare, le allargai le gambe e la penetrai da dietro. Era da tempo che non scopavo così. Era proprio “scopare”, non era “fare l’amore”, né “fare sesso”. Era scopare nel senso animalesco, quel modo di farlo che con mia moglie non potevo permettermi. Era una penetrazione rude, affondavo in lei non gradualmente come di solito facevo con mia moglie per godermi ogni momento; lo facevo con forza, serrando forte i suoi seni nelle mani e sentivo che lei, cercando di coordinarsi al mio ritmo, spingeva il sedere verso il mio ventre con la forza che aveva a disposizione. Avevamo preso un ritmo stupendo, sottolineato dal rimore delle mie palle che sbattevano contro di lei e dei nostri sessi completamente fradici. In quel momento mi resi conto che preso dalla foga ero entrato senza alcuna protezione. Avrei dovuto fermarmi per indossarne uno ma li avevo in camera, se fossi uscito per andare a prenderlo temevo che l’incantesimo si sarebbe spezzato. “Vai fino in fondo”, disse lei quasi leggendomi nella mente. “Prendo la pillola”, disse gemendo. A quel punto decisi che era venuto il momento che io mi prendessi il godimento che attendevo dalla sera prima. La afferrei per i fianchi e con le ultime energie aumentati sia il ritmo degli affondi sia la forza. lei ebbe un paio di sussulti dai quali capii di averle fatto male, ma dopo poco il mio orgasmo si riverso dentro di lei, intenso come non mi capitava da mesi. Senza fiato, continuai a ...