memorie di un single; la tardona
Data: 25/12/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: demaranto, Fonte: RaccontiMilu
... mi sarei comportato con lei. Come le avevo ordinato non parlava. Feci un passo verso di lei e l’abbracciai, restò per un po’ rigida ma, alle mie prime carezze sui fianchi cominciò a sciogliersi, le alzai il mento con la mano e iniziai a baciarla. Con molta passione rispose subito al mio bacio. Mi staccai da lei e prendendola per una mano ci incamminammo verso la sua stanza. Ci fermammo davanti al letto, iniziai a spogliarla, aveva preso l’abitudine, da me suggerita di indossare in casa solo un tuta o una vestaglia rimanendo nuda sotto e, infatti bastò sciogliere la cintura della vestaglia per farla apparire davanti a me nuda completamente. Mi allontanai da lei e restai a fissarla, dopo un po’ le dissi: – Che aspetti …….. – Che devo fare ? – Spogliami …….. Si abbassò e mi tolse prima una scarpa e poi l’altra, poi mi slacciò la cintura, sbottonò i pantaloni abbassandoli fino alle caviglie, mi alzò prima una gamba e poi l’altra sfilandoli, si mise eretta e iniziò con la camicia, un bottone dopo l’altro, si mise alle mie spalle e la sfilò. Tornò di nuovo davanti a me e mettendomi le mani sui fianchi mi fece scendere gli slip fino a terra, mi fece alzare prima un piede e poi l’altro sfilandomi i calzini. Fece tutto questo lentamente, ogni capo che toglieva, lo ripiegava e lo metteva su una sedia, in modo ordinato. Finita questa operazione, mi sembrò quasi un rituale, si alzò e si mise davanti a me avvicinandosi pian piano, allora l’abbracciai di nuovo stringendola a me. Non ...
... iniziammo a baciarci subito, ma bensì iniziammo a strofinare i nostri corpi l’uno contro l’altro, del resto da quando avevamo iniziato a vederci non era ancora successo che stessimo nudi tutti e due completamente, pelle contro pelle. Come un segnale prestabilito le nostre bocche, come stavamo facendo i nostri corpi si cercarono e si unirono. La sentivo vibrare contro di me, se le nostre bocche si staccavano per un po’ per prendere aria, la sentivo ansimare e mugolare, allora la baciavo sul collo e sulla scapola. La mia erezione cominciò a farsi sentire e a dar fastidio tra i nostri corpi, mi portai alle sue spalle abbracciandola da dietro, feci scivolare il mio cazzo tra i glutei, non volevo penetrarla, ma semplicemente farglielo sentire, mimai il movimento della scopata, strofinandolo nel suo spacco, sentivo le sue gambe che si stingevano ed allargavano massaggiandomi il cazzo, una mano la mantenevo sul ventre, mentre con l’altra cominciai a giocare con i suoi seni alternativamente, la mia bocca correva da un lato all’altro del collo. La mano sul ventre cominciò a scendere verso giù, la trovai bagnata ed aperta, come già avevo sentito sul mio cazzo. La lasciai tremante e mi adagiai al centro del letto, si girò ed a un mio cenno di invito mi raggiunse sul letto, sdraiandosi al mio fianco. Le passai un braccio sotto la testa e, facendo forza con l’altro la portai sopra di me. – Scopati da sola ….. – Mi devo masturbare ??? – No, alza il busto, inginocchia le gambe ai lati e mettilo ...