memorie di un single; la tardona
Data: 25/12/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: demaranto, Fonte: RaccontiMilu
... lasciai stordita e confusa sul divano, raccolsi i miei vestiti e, indossateli me ne andai.
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Un paio di giorni dopo, ritornai a casa dopo l’ufficio, avevo un appuntamento con imma verso le sedici e trenta (vedi racconto biancheria intima). Poco prima delle diciassette mi bussò alla porta che, prontamente aprii. – Vado di fretta, non posso trattenermi per più di dieci minuti, il dentista mi ha anticipato l’appuntamento di giovedì ad oggi e devo proprio scappare però ……. Detto questo si inginocchiò davanti a me e mi abbassò i pantaloni e slip e me lo prese in bocca. Una dote di imma era quella che si era specializzata nei pompini, aveva scoperto che gli piacevano molto farli, e poteva dedicarci il tempo che voleva, ci metteva molto o poco. Mi spiego meglio, li faceva mettendoci passione, non li faceva perché costretta o per ricambiare il piacere avuto, ma proprio per passione. Ci sono state delle volte che mi ha spompinato per oltre mezzora, rallentando appena capiva che stavo per venire per poi iniziare da capo, mi spugnava letteralmente il cazzo. Altre volte invece era più veloce e mi faceva venire nel giro di qualche minuto. Non aveva mai un modo fisso di farli, passava dalla leccata all’asta e palle al risucchio veloce in bocca. Ogni volta aggiungeva qualche cosa di nuovo. Fra le mie partner occasionali o fisse era senza dubbio la numero uno in materia di pompini. Quel giorno era uno di quelli con pompino veloce, infatti ...
... iniziò un lavoro congiunto di mani e bocca, con una mano mi segava con l’altro massaggiava le palle. Il cazzo in bocca, non profondamente ma imboccato poco dopo il glande, contemporaneamente aspirava, girava la lingua intorno e mi segava. Infatti dopo pochissimo esplosi nella sua bocca. Si alzò di corsa e andò in bagno, la seguii ancora col cazzo in tiro. Sputò nel lavabo, dalla borsetta prese uno spazzolino per i denti, se li lavò accuratamente e, sempre dalla borsetta una caramella a menta e, il rossetto. Mi stupii che avesse sputato lo sperma, lei capii e disse: – Vado dal dentista …… sai che imbarazzo ……… sicuramente dall’alito e da qualche rimasuglio avrebbe capito ……… Le feci un occhiolino, un bacio sulla guancia, vidi come al solito se nel palazzo usciva o entrava qualcuno e la feci andare via. Quando mi faceva questi pompini veloci, il mio cazzo stentava ad ammosciarsi, restava per molto tempo ancora duro, la cappella restava gonfia e di colore paonazzo. Stavo in casa col cazzo all’aria. Avevo goduto da poco ma non ero soddisfatto, il fatto di essere stato passivo, di aver subito quel pompino senza aver fatto niente a imma mi aveva lasciato interdetto ed ancora eccitato. Allora presi una decisione, andai in bagno feci un veloce bidè, mi aggiustai i vestiti ed uscii. Dopo neanche dieci minuti stavo davanti a luisa, gli occhi bassi, ogni tanto mi guardava con aria sospettosa, l’ultima volta l’avevo si fatta godere ma anche maltrattata, secondo me cercava di capire come ...