1. Realtà o fantasia - il fatto


    Data: 21/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... calcagni. Dalla mia posizione vedevo tutto il suo profilo sinistro. Dietro al culo c’era la tazza del cesso e davanti alla testa, un po’ distante, il bordo della vasca.
    
    M - E l’uomo che aveva parlato dove stava?
    
    L - Stava proprio addossato alla vasca e gli stringeva la testa tra le gambe. Si era sfilato la cintura dei pantaloni che così gli erano caduti sui fianchi, fermandosi all’altezza del bozzo che aveva d’avanti.
    
    M - Come. Come. Aveva un grosso gonfiore davanti? Era eccitato?
    
    L - Non ne sono sicuro. Penso di si. A meno che non fosse dotato come un asino.
    
    M - E poi?
    
    L - Ha sferrato una cinghiata sul culo nudo di mio padre dove è spuntato subito un segno rosso, poi gliene ha assestato un altro dall’altro lato, ed ho visto mio padre che pisciava e cagava imbrattandosi le gambe e il pavimento. Effetto, credo, più della paura che del dolore.
    
    M - Cazzo!
    
    L - E’ quello che ho detto anche io tra me e me. Poi mi sono accorto che l’uomo non era solo. Un'altra voce ha detto: Maiale. Ed ho visto un piede assestargli un calcio nel culo, tutto il resto dell’uomo era nascosto dalla porta. Poi quest’ultimo è uscito dal bagno e si è diretto verso la porta d’ingresso. E’ a questo punto che è entrato in scena il cane. Lo portava al guinzaglio un terzo uomo che, appena dentro casa, gli ha messo la museruola e sono entrati in bagno. Quando mio padre ha visto il cane si è messo a piangere. –Che mi volete fare? Ha cominciato a dire. - Abbiate pietà. Ho un figlio ...
    ... handicappato, ha bisogno di me. Quello che sembrava il capo e gli continuava a stringere la testa tra le gambe, gli ha detto: Stai tranquillo, sopravviverai, non tutto sano, ma sopravviverai.
    
    Con l’arrivo del cane e del terzo uomo anche io ho avuto tanta paura, non capivo quello che avevano intenzione di fare a mio padre, in più avevo perso parecchio della visuale. Ero disperato e dispiaciuto. Disperato per quello che stavano per fare a mio padre, dispiaciuto perché non vedevo bene. L’uomo che gli stringeva la testa tra le gambe, ora in aggiunta gli schiacciava le dita delle mani con i tacchi delle scarpe. In questo modo teneva bloccata tutta la parte superiore della vittima, pronto a schiacciargli le dita e la testa se solo tentava di muoversi. Vedevo il cane che si muoveva senza posa e lo sentivo mugolare come volesse fare qualcosa che non poteva fare o che non gli lasciavano fare. Gli altri due uomini, uno, insieme al cane, stava dalla mia parte e mi impediva di vedere, l’altro era dal lato opposto. Poi ci sono stati dei movimenti e tutto è andato a posto. L’uomo che mi impediva di vedere, si era seduto sul coperchio della tazza, con le gambe divaricate, e con le scarpe schiacciava, tra il tacco e la pianta, le caviglie nude di mio padre, proprio là dove prima avevo visto le mutande che risultavano sparite dalla vista. Il cane con museruola e guinzaglio stava tra le gambe inginocchiate di mio padre e quelle divaricate dell’uomo seduto sulla tazza. Aveva messo le zampe anteriori ...