Sugar Daddy
Data: 16/12/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Carletto2021, Fonte: EroticiRacconti
... reggere ancora. Il lavoro mi serve per pagare la retta, i libri, l’affitto e per mangiare, ma mi prosciuga le energie e raramente mi avanza del tempo per uscire con gli amici per divertirmi un po’, oltre al fatto che sono sempre così stanca che non ne ho proprio voglia.”
“Hai il fidanzato? Oppure un ragazzo che ti piace e col quale ogni tanto esci?”
“E chi ce l’ha il tempo per un fidanzato? No, nessun legame, né qui né a casa… però fino ad un paio di mesi fa avevo un amico col quale mi divertivo quando tutti e due avevamo voglia di fare sesso, ma non c’era coinvolgimento emotivo, solo fisico e alla lunga la cosa è diventata noiosa. Non l’ho più cercato e lui non ha più cercato me... fine.”
Mi piace moltissimo sentirla parlare col suo simpatico accento campano e ho capito che il tono basso della sua voce, che trovo così sensuale, non è finto, è il suo modo naturale di esprimersi.
Insisto con le domande: “E per questo sei alla ricerca di un Sugar Daddy, uno sponsor come lo chiami tu… chi ti ha suggerito questa soluzione?”
Arrossisce e torna a calarsi gli occhiali sugli occhi, come a volersi proteggere dal mio sguardo che scruta ogni sua minima espressione: “Una mia compagna in facoltà, lei è già alla seconda esperienza. La prima non è andata bene perché lui era diventato possessivo e violento, oltre al fatto che chiedeva cose che lei non era disposta a fare. Mi ha detto di provare, lei è contenta e non deve lavorare per mantenersi, ed eccomi qua.”
“Perciò ...
... quello che vuoi è non dover più lavorare, oppure cerchi di più?”
“Se tu riuscissi a… sponsorizzarmi, permettendomi di far fronte alle spese che ti ho detto prima, io sarei più che soddisfatta. Se, oltre a questo, riuscissi a permettermi un alloggio più decente, sarebbe il massimo. Con le mie due coinquiline non vado molto d’accordo, quando parlano tra di loro e credono che non le stia ascoltando mi chiamano ‘la terrona’ e questo mi fa stare male. Mi consola il fatto che il mio libretto universitario sia molto più bello del loro, solo un 27, gli altri tutti 30.”
“Perbacco, brava, sei una secchiona!”
Sbotta d’impeto: “Macché secchiona, mi faccio un culo della Madonna.”
Scoppio a ridere: “Hai ragione, scusa, so che la facoltà di medicina è parecchio tosta… brava.”
“E tu?”, è arrivato il mio turno di rispondere alle domande, “parlami un po’ di te. Davvero hai 64 anni? Ne dimostri almeno 10 di meno.”
Sono un vanitoso e questa affermazione, fatta da una ragazza di 22 anni, mi lusinga non poco: “Ti confermo la mia età, ho la fortuna di essere in perfetta salute e forma fisica, probabilmente perché non ho mai fatto un lavoro usurante, ero un alto ufficiale dell’esercito e posso assicurarti che, a parte durante gli anni d’accademia, non ho praticamente mai fatto un cazzo in vita mia. Sono scapolo, non sono mai riuscito a tenere in piedi una relazione seria, troppo spesso in giro e troppa voglia di sentirmi libero. Non sono un pervertito, mi piace ancora divertirmi come ...