1. shedog in ropes


    Data: 15/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SadicRigger, Fonte: RaccontiMilu

    ... desiderio. Poi la frenesia del sesso e dei corpi, del sudore della monta, degli schiaffi, delle mani sul collo mentre le sussurro che &egrave la mia cagna. Il suo urlo affermativo. Non vengo, non ancora, eppure sono fuori, eretto sulle gambe e nel sesso, le libero le mani e il culo. Un nuovo oggetto in mano. Un oggetto che vede mentre &egrave in ginocchio con le mani dietro la testa.
    
    Pochi giri di corda a simulare una mutanda sono sufficienti a mantenere la testa del nuovo gioco attaccata al clitoride, poche vibrazioni bastano a farle capire che di nuovo non sarà in grado di trattenersi. Recupero un nuovo oggetto dallo zaino, il ronzio del motorino accompagna la mia mano sinistra sulla pelle nera, la destra salda sull’impugnatura. Per quasi un metro di lunghezza riassaporo la consistenza e la rigidità della piccola snake. So che lei sta fissando lo scorrere della mia mano, non ho bisogno di guardarla per capire che la sua eccitazione &egrave al culmine, l’eccitazione dell’attesa unita alla stimolazione della wand. Solo ora alzo lo sguardo.
    
    “Perché sei ancora in piedi? La posizione la sai”.
    
    Assume la posizione delle cagne, io sono a circa un metro da lei, vedo i segni lasciati dalle corde, caviglie, cosce, busto. Segni che appaiono come solchi continui, il disegno degli intrecci permane in bassorilievo a dare l’idea della juta che penetra nelle carni, questo nuovo segno invece racchiude il senso della frusta, una linea dritta, secca, i bordi rossi appaiono in ...
    ... rilievo. La coda torna nella mancina mentre aspetto. La contrazione dei glutei e della mascella, i denti che si serrano, il respiro ancora trattenuto; il segno lì, immobile a sancire la memoria di questa sera per qualche giorno. I muscoli si distendono, abbandono il codino e la destra si muove rapida, quasi impercettibile. Un altro segno, questo sul gluteo sinistro, muscoli che si tendono e rilassano. E di nuovo. E di nuovo. E ancora. Raggiunto il sesto aspetto
    
    “Quante?”
    
    “Sette padrone”
    
    “No”
    
    Abbandono a terra la frusta, rimuovo la wand e con un altro passo raggiungo la sua testa. La destra sfiora la pelle e il collare, un tocco leggero nascosto nella penombra di una notte che entra dalla finestra. Un solo brivido concedo alla cagna a quel tocco, un solo brivido, da godere ad occhi chiusi, prima di usare il collare come tramite del comando di movimento. Ginocchia e mani seguono i miei piedi, una sosta allo zaino, ne estraggo una museruola e un plug a coda, li vede e attende di poter scodinzolare. Ma la passeggiata prosegue fino alla porta finestra che da sul giardino. Mi sposto dietro di lei, non ho bisogno di riguardo per aprirle le chiappe con le mani. La mia saliva cola seguendo il solco tra i glutei, sinuosa. La punta del plug la intercetta all’altezza dell’ano e la cagna ha ritrovato la sua coda. Mi avvicino alla sua nuca, lei rimane immobile tra le mie gambe mentre la mia mano si chiude tra i suoi capelli costringendole la testa all’indietro. La museruola trasforma ...
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