1. Un insolita giornata al mare


    Data: 14/12/2019, Categorie: Etero Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... boscaglia c'erano alcune dune che la nascondevano, e da lì si snodavano una miriade di vicoletti che sparivano tra la vegetazione. Vi posso dire che mi stavo eccitando, vista l'inconsueta situazione in cui mi trovavo. Girammo un po', quando ad un tratto, sentimmo alcuni mugolii di godimento, e dietro a un cespuglio scorgemmo del movimento. Incuriositi ci avvicinammo e vedemmo un trio: lei a pecora che faceva un pompino ad un giovane, mentre un'altro la scopava da dietro. Rimasi colpita da quella scena, mi affascino' e rimasi lì per un po' a guardare. Loro non potevano vederci, e in un attimo mio marito, anche lui evidentemente eccitato da quella visione, mi fece sentire la sua asta fra i glutei. Il suo membro era già bello duro, e aveva voglia di fottermi.
    
    Io mi abbassai un po' e sporsi di più il mio fondoschiena; lui mi spostò il costume, si tolse il suo, e completamente nudo, mi infilò l'uccello nella fica. La mia vagina era già bagnata, e mentre io guardavo sempre quella scena, lui iniziò a chiavare. Era stupendo, immersi nella natura, sentire i colpi del suo pene che mi sconquassavano la fica.
    
    Ma passò poco, che mi vidi il ragazzo a un paio di metri, completamente nudo, col membro in mano che si stava masturbando guardandoci.
    
    Lo guardai bene, aveva un bel cazzo, la sua cappella era rosso fuoco e lucida per l'erezione, era massiccio e nodoso. Ci fece un segnale, per potersi avvicinare, e senza aspettare risposta me lo ritrovai davanti; il suo pene era ad una ...
    ... ventina di centimetri dalla mia bocca. In quel momento ero preda dell'eccitazione e senza pensarci, allungai le mani, afferrai il suo uccello ed iniziai a segarlo. Mio marito, vedendo questo mio gesto, mi sbatte piu forte e con una spinta più potente, mi fece arrivare con la faccia a toccare il pene del giovane. Il ragazzo non perse tempo, mi afferrò la testa ed iniziò a strusciare il suo membro sul mio viso: che goduria! Sentivo il suo odore, misto di sudore e umori, e in un'attimo me lo ritrovai in bocca. Era duro come il marmo, le mie labbra lo baciavano, mentre con la lingua lo leccava. Lui mi tolse le mani, con le sue pilotava la mia testa sul suo uccello, ed iniziò a scoparmi in bocca. Era in mezzo a due fuochi, da dietro Csrlo mi spaccava la fica a suon di vergate, davanti, il giovane mi portava il suo pene fino in gola, anche strozzandomi il fiato: godevo da morire! Anzi per sentire meglio le spinte da dietro di Carlo sull'uccello del ragazzo, con le mani afferrai le sue gambe, assecondandone i movimenti.
    
    Carlo era infuocato, sfilò il membro, si chinò, ed iniziò a leccarmi il buco del culo, passando con la lingua, prima intorno poi dentro l'ano. Poi, con due dita iniziò a allargarlo. Mi è sempre piaciuta quella sensazione, e ora lo stavo aspettando; lui infatti si rialzò, infilò di nuovo l'uccello nella fica per lubrificato, e poi me lo mise in culo. Non vi posso descrivere la goduria che mi sopraggiunse; intanto io stavo abilmente giocando con il membro del giovane che ...